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Vocabolario etimologico degli animali marini – A cura di Giuseppe Volpe

da Davide De Stefano
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Tutte le parole che noi usiamo hanno un’origine etimologica ben precisa. Forti di questo assunto, ci proponiamo di rintracciare quante più derivazioni lessicali possibili riferibili agli animali marini, mossi da genuina curiosità e sincero interesse verso il mare e le sue creature.

ALICE                Deriva dal latino halex, genitivo halicis = “salsa di pesce”. Gli antichi romani, come è                           testimoniato dagli scavi di Ercolano e di Pompei, facevano largo uso di questo cibo.


ANGUILLA        Dal latino anguilla, che è il diminutivo di anguis = “serpente”.


ARAGOSTA      Dal latino locusta = “cavalletta”. La parola ha assunto nel tempo la classica fonetica                          genovese, passando da la ragusta a (l)aragosta.


BALENA            Dal latino, ballaena, molto probabilmente a causa dell’improvviso fiotto che emana                          quando emerge per respirare. Da qui anche il “baleno” e il “balenare”.


BRANZINO       Vedi anche “spigola”. Dal latino branchiae = branchie”.


CALAMARO     Forma dialettale dovuta alla parola “calamaio”, a causa del liquido nero che emana                        quando si sente minacciato.

CANNOLICCHIO   Deriva dalle parole “canna”, “cannolo”.

CAPITONE        Dal latino capit, caput = “grossa testa”. Il capitone non è altro che un’anguilla alla                           quale è stato impedito riprodursi in mare e che quindi, allevata in acque interne,                           è ingrassata fino al punto da diventare un capitone.

CEFALO            Dal latino cephalus e dal greco képhalos = “testa”, presentando questo pesce, visto
in proporzione, una testa piuttosto grande rispetto al resto del corpo.

COZZA              Etimo incerto. Probabilmente, dal verbo “cozzare”, “coccia = testa”.

DATTERO         Dal latino, dàctylus e dal greco dàktylos = “dito”. Parola suggerita, evidentemente,
dalla caratteristica forma che il dattero assume sullo scoglio.

DELFINO           Forse dal greco delphis = Delfo, località sacra del dio Apollo. L’espressione “essere il
delfino” si deve alla dinastia francese del Delfinato (XIV sec.) per la cui successione
ne venne stabilito il principio che è passato poi all’uso comune.

FASOLARA        Etimo incerto. Però, scientificamente è chiamata  callista chione, e poiché dal greco
abbiamo kalos = bella e kallistos = bellissima, potremmo dedurne che il mollusco si
presenta alla visuale con tratti estetici molto gradevoli.

GRANCHIO       Dal latino (volgare) granculus (della cui traduzione pensiamo non ci sia bisogno…).

IPPOCAMPO     Dal latino hyppocampus e dal greco hippokampos, in entrambi i casi formato da
“cavallo + bruco” (mitico nome dei cavalli marini che trainavano le deità marine).

LUMACA            Dal latino limax e lumbricus (forse anche limus = “fango”) e dal greco leimax =
“limaccia”.

MANTA              Etimo incerto. Ma dovrebbe derivare dal latino mantellum e dal greco mandy as =
“mantello”, dal caratteristico dorso di questo animale marino.

MEDUSA            Dal greco medusa, médein = “meditare”. Questo animale marino è chiamato così,
i suoi tentacoli ricordano le serpi che formavano i capelli di Medusa, personaggio
mitico dai capelli bellissimi di cui si innamorò Poseidone.

MERLUZZO         Dal provenzale merlus, a sua volta derivato dal latino merula = “pesce merlo”.
Nella versione essiccata, chiamasi “baccalà”.

MURENA             Dal greco myraina, affine al latino murex = “sorta di conchiglia”.

ORATA                 Dal latino aurata = “del color dell’oro”. Questo pesce ai due lati della testa ha due
scaglie miste di verde e di giallo che la fanno apparire d’oro.

OSTRICA              Dal latino ostrum = “porpora” e dal greco ostreon = “nicchio dei testacei”, passato
a ostrakon = “conchiglia, coccio”.

PAGURO              Dal latino pagurus, pango = “conficco, infliggo”. Evidentemente, per il suo modo
violento di occupare conchiglie di altri molluschi.

POLPO                  Dal latino pulpa = “carne magra”.

RAZZA                   Etimologia incerta. Forse, dal latino raia, parola pervenuta in Italia attraverso il
veneziano raza.

RICCIO                   Dal greco chèr = “riccio”.

SARAGO                Dal latino sargus, dal greco sargos e dall’arabo sirag = “lume”.

SARDA                   La derivazione etimologica è strettamente connessa con l’isola della Sardegna.

SCORFANO            Dal latino scorpaenam = “scorpena” (persona molto brutta).

SEPPIA                    Dal latino sèpia = “inchiostro” in relazione al nero umore che rilascia quando è
minacciata.

SGOMBRO             Detto anche “scombro”, sembra trovi nell’aggettivo “pulito” la sua derivazione.

SOGLIOLA               Dal latino sòlea = “suola”, “scarpa”, per la sua forma schiacciata sulla sabbia.

SPIGOLA                 Deriva dalla parola “spiga”, in riferimento ai raggi delle pinne dorsali. La spigola
è il nome del pesce in dialetto veneto.

SQUALO                  Dal latino squalidus = “aspro”, “irsuto”.

TARTARUGA           Dal greco tartaros + écho (“io ho), nome di uno spirito immondo, che dominava
il Tartaro. Nel simbolismo cristiano primitivo, infatti, la tartaruga simboleggiava
lo spirito del male.

TELLINA                   Dal greco telline.

TONNO                    Dal latino tunnus, dal greco thynnos e dall’ebraico thannin, nomi con i quali si
indicavano quasi tutti i pesci di notevoli dimensioni.

TOTANO                  Dal greco teuthìs e dal latino tèuthos.

TRACINA                  Dal latino dracaena = “femmina del drago”, dal dolorosissimo veleno che è in
grado di inoculare col suo morso.

TRIGLIA                    Dallo spagnolo trilla e dal latino mùllus = “pesce di color rosso”. Però forse il
nome lo si deve soprattutto a ciò che riferisce Plinio, e che cioè la triglia è un
pesce molto fecondo, poiché depone le uova “tre” volte all’anno.

VERDESCA               Derivazione dall’aggettivo “verde” per il tipico colore del dorso.

a cura di Giuseppe Volpe
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