Domenica 8 maggio scorso, l’associazione Fondalicampania insieme con gli scout di Torre del greco e i volontari di Progetto M.A.R.E., hanno realizzato la pulizia dell’arenile San Giuseppe alle Paludi di Torre del Greco.
Il successo è stato importante, all’evento hanno partecipato un numero elevato di volontari , sostenuti dal patrocinio del comune di Torre del Greco che ha avuto come suo referente attivo il consigliere comunale Luigi Caldarola, principale protagonista dell’iniziativa.
Date le caratteristiche della spiaggia, particolarmente ricca di pietre, non è stato possibile usare scopa e pale, quindi la raccolta è avvenuta a mano, pezzo per pezzo , bottiglia per bottiglia, il che ha determinato uno sforzo maggiore da parte dei ragazzi impegnati per la bonifica.
Malgrado la fatica e lo sgomento nell’osservare quella imponente marea di rifiuti da smaltire, il dato impressionante è stata la “marea d’indifferenza”, da parte di quella moltitudine di persone, le quali si sono sentite non solo in dovere di astenersi dal partecipare, malgrado l’evento fosse stato fortemente pubblicizzato da mesi , ma hanno addirittura avuto l’impietoso coraggio di criticare il lavoro svolto, ritenendo gli sforzi dei volontari vani o insufficienti per le ragioni più disparate.
I dissenzienti sostenevano che in 24 ore la spiaggia si sarebbe sporcata di nuovo quindi era inutile pulirla, a questo punto non osiamo nemmeno immaginare come si prendano cura della loro igiene personale, come a dire: “Cosa me la facci a fare la doccia oggi? tanto domani mi sporco di nuovo!”.
Per non parlare di quella “marea di persone ” che vantando una navigata conoscenza del regolamento comunale e sostenevano che: – la pulizia delle spiagge non era di loro competenza ma dei dipendenti della ditta di pulizia comunale-, come se il “decoro” e l’educazione civica fosse di “competenza di qualcuno”, mentre tutti gli altri possono serenamente incrociare le braccia e fregarsene, tanto il rispetto per il territorio non è di loro competenza.
Qualcuno di Voi, attenti lettori si starà chiedendo: – Ma di cosa vi meravigliate? Non lo sapete che in Italia e sopratutto al sud , sono più quelli che si lamentano anziché quelli che si adoperano?-
ebbene si che lo sappiamo ma sappiamo anche che se si vuole invertire la rotta bisogna rimboccarsi le maniche e sacrificarsi.
La pulizia delle spiagge o dei fondali, piuttosto che una mostra fotografica o l’istallazione dei cartelli sulla biodegradabilità, o la denuncia di reati ambientali, sono l’esempio concreto di una generazione di persone che prende le distanze dal “chiacchiericcio disfattista” e vuole concretamente cambiare tendenza, con sacrificio ed umiltà, perché amare il proprio territorio significa PARTECIPAZIONE! tutto il resto sono soltanto stupide scuse, ora è il momento di RIALZARSI parlare meno e FATICARE DI PIU’.
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