Il sole è già alto in quest’ultima domenica di Luglio, quando i soci Fondalicampania giungono nel pittoresco porto di Marina Grande nell’isola Procida. Continua dunque il nostro tour attraverso le maggiori isole del golfo di Napoli, dopo Ischia e Capri approdiamo a Procida.
Partenza in aliscafo da Pozzuoli e via alla volta di Procida. Dal mare, possiamo scorgere la maestosa fortezza che si erge sul punto più alto dell’isola, Terra Murata, si tratta del Palazzo D’Avalos, antica residenza Borbonica successivamente trasformata in carcere e che in epoca moderna divenne scenario di uno dei film più emozionanti di Alberto Sordi “Detenuto in attesa di Giudizio”.
Appena sbarcati inizia la distribuzione gratuita del nostro giornalino che continuerà poi in uno dei luoghi più famosi dell’isola, Marina Chiaiolella.
La Chiaiolella è una delle mete più gettonate e nonostante il porto turistico questa zona ha mantenuto il suo carattere di borgo dei pescatori.
Da qui abbiamo potuto ammirare il vicino isolotto di Vivara, sede di numerosi ritrovamenti archeologici di origine micenea, oggi Riserva Naturale dello Stato, una Riserva incontaminata raggiungibile attraverso un ponte che lo collega al promontorio di Santa Margherita (Marina Chiaiolella), ahimè temporaneamente ancora chiuso.
Percorrendo la strada che porta ai vari lidi ritroviamo anche un lungo tratto di spiaggia libera, la sabbia scura dal colore vulcanico contrasta con l’azzurro splendente del mare. E finalmente ci tuffiamo!
Ma trovandoci a “La Chiaiolella” non potevamo esimerci dal salutare i vecchi amici del Lido di Procida, la struttura balneare più antica e attrezzata dell’isola; qui Luigi e Giampiero Schiano hanno calorosamente accolto i soci Fondalicampania.
Isola dalle meravigliose bellezze paesaggistiche e marine, dove la natura esplode e arte e cultura si fondono in questo scenario.
Famosa anche per i set cinematografici nazionali e internazionali che ha ospitato, tra questi non possiamo dimenticare “Il Postino” l’ultimo capolavoro di Massimo Troisi ed è proprio in una delle spiagge più belle dell’isola, la spiaggia del Pozzo Vecchio, oggi divenuta anche
La spiaggia del Postino, che fu girata una delle scene più conosciute del film, quando Mario (Massimo Troisi) incontra Beatrice (MariaGrazia Cucinotta) e se ne innamora. Scendendo per la strada che costeggia il cimitero si può raggiunge questa piccola baia a ferro di cavallo, qui si dice, il sole sembri non tramontare mai.
Procida inoltre è caratterizzata da “La Corricella”, suggestivo porto settecentesco fatto di cupole, archi, logge e facciate variopinte, raggiungibile solo dal mare o da quattro gradinate che formano gli itinerari.
Lisa : peccato aver potuto vedere solo la Chiaiolella, forse una pecca di quest’isola sono proprio i trasporti e i collegamenti, e Marcella aggiunge: mi ha colpita la pace e la serenità di quest’isola, siamo stati su una spiaggia tranquillissima dove il mare è meraviglioso.
E per il nostro amico Mario: Bellissima giornata, un’esperienza da ripetere assolutamente.
Ormai la nostra giornata volge al termine e quasi a malincuore ci accingiamo a ritornare al porto di Marina Grande dove l’aliscafo ci attende per il rientro a Pozzuoli. Lasciamo così alle nostre spalle “l’Isola di Arturo” come la chiamò Elsa Morante nel suo più famoso romanzo
« Ah, io non chiederei di essere un gabbiano, né un delfino;
mi accontenterei di essere uno scorfano,
ch’è il pesce più brutto del mare,
pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell’acqua. »
(E.Morante)
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