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Vico Equense, verso la privatizzazione del Banco di Santa Croce?

da Davide De Stefano
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Approvato il documento per la tutela del Banco di Santa Croce, che ne regola la gestione di quella che viene definita un “Oasi Blu”.
Il Comune di Vico Equense nominerà un responsabile dell’area e una commissione costituita da tre membri.

Quindi spetterà alla commissione regolarizzare il flusso annuale di visite guidate.
Il provvedimento ha lo scopo di tutelare una delle oasi sommerse piu’ belle del mediterraneo, un vero e proprio “tempio degli abissi”, che merita di essere preservato e valorizzato in quanto rappresenta una preziosa risorsa per il turismo subacqueo e per la ricerca.
E’ stato inoltre previsto il pagamento di un ticket per chi vorrà effettuare immersioni in zona.

Il provvedimento ha suscitato qualche perplessità fra gli addetti ai lavori, i tanti si chiedono quali centri diving verranno autorizzati ad operare sul sito? Quali i criteri per l’affidamento delle autorizzazioni?

Il Banco di  Santacroce è una secca che si trova a 600 metri dalla costa, fra Punta Orlando e Torre Angellara , rappresenta una meta ambita per i subacquei di tutto il mondo per merito della sua biodiversità, dove convivono diverse specie rare.

Speriamo che questo provvedimento del comune di Vico equense serva a tutelare l’area e non sia solo il pretesto per creare un business sfrenato fra i vari centri diving della Campania.
Restiamo comunque in attesa di aggiornamenti, siamo curiosi di capire chi sara il Responsabile del Comitato di gestione e quali centri Diving saranno autorizzati a lavorare sulla zona.

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