In un’epoca in cui l’inquinamento da microplastiche è sempre più preoccupante, una startup trentina sta trasformando uno dei rifiuti più diffusi e nocivi in una risorsa preziosa. Re-Cig, la prima azienda in Europa autorizzata alla raccolta e al riciclo dei mozziconi di sigaretta, sta rivoluzionando il modo in cui gestiamo questi rifiuti insidiosi.
Il problema è enorme: nel mondo vengono abbandonate circa 850.000 tonnellate di mozziconi all’anno, di cui 13.000 solo in Italia. Questi rifiuti non sono solo antiestetici – contengono sostanze altamente tossiche come nicotina, benzene, ammoniaca e composti radioattivi.
La soluzione innovativa di Re-Cig consiste in un processo brevettato che trasforma i mozziconi in Re-CA, un acetato di cellulosa riciclato utilizzabile per produrre nuovi oggetti. Questo materiale nero, simile alla liquirizia, rappresenta un esempio perfetto di economia circolare.
I numeri sono impressionanti: attraverso 4.000 dispositivi di raccolta distribuiti in tutta Italia, nel 2023 l’azienda ha recuperato 7,5 tonnellate di mozziconi, trasformandole in circa 4 tonnellate di Re-CA. Il beneficio ambientale è tangibile: per ogni chilo di materiale riciclato si evita l’emissione di 3 kg di anidride carbonica rispetto all’incenerimento tradizionale.
Le prospettive future sono promettenti, con potenziali applicazioni nel settore dell’abbigliamento e dell’occhialeria. L’azienda ha già ottenuto la certificazione europea “End of Waste” e sta aprendo la strada a un nuovo modo di pensare ai rifiuti.
Questa storia ci insegna che l’innovazione e la sostenibilità possono andare di pari passo, trasformando anche i problemi più difficili in opportunità. Come disse uno dei fondatori: “A volte le soluzioni più semplici sono proprio davanti ai nostri occhi, aspettando solo di essere messe in pratica.”
È un esempio perfetto di come l’ingegno italiano possa contribuire alla soluzione di problemi ambientali globali, un passo alla volta.