Alle ore 11:00 del giorno 11 Aprile 2016, sul numero blu di emergenza in mare della Capitaneria di Porto 1530 è arrivata una segnalazione: “C’è una balena antistante lo scoglio della Margherita in località Seiano del comune di Vico Equense sicuramente difficoltà perché non si muove”. Immediatamente dalla sala operativa della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, agli ordini del Comandante Guglielmo Cassone, sono state attivate tutte le procedure standard previste. Una volta sul posto, verificato che il cetaceo, un esemplare di circa 5/6 metri, era privo di vita, il personale della Guardia Costiera ha effettuato i rilievi fotografici, ed ha avvertito della circostanza gli esperti scientifici della Stazione Zoologica “Anthon Dorn” di Napoli e l’Asl competente, al fine di individuare le possibili cause del decesso, nonché procedere ai risvolti di natura scientifica, sempre di grande interesse in questi casi.
veterinari dell’ASL hanno comunicato che si trattava di un piccolo esemplare di balenottera comune, riservandosi di effettuare le operazioni sanitarie necessarie, nonché prelievi e rilievi per accertare con successive analisi e approfondimenti le esatte cause della morte. Per tale ragione è stato disposto il trasferimento della carcassa all’interno del porticciolo di Seiano. Dai primi sommari accertamenti è emerso che l’esemplare era deceduto da circa 3·4 giorni e non si presentava in avanzato stato di decomposizione, anche se a causa delle notevoli dimensioni – circa 5-6 metri di lunghezza per circa 2 tonnellate di peso – è stato necessario l’intervento di mezzi meccanici per la rimozione ed il successivo trasporto alla camera contumaciale del mercato ittico di Salerno
L’animale è un mammifero marino appartenente alla famiglia dei Misticeti (Mysticeti), una sottordine di Cetacei nel quale rientrano, appunto le balenottere, la megattera e le balene propriamente dette. Le specie viventi del sottordine Misticeti, cioè dei Cetacei muniti di fanoni (al posto dei denti), sono piuttosto poche. Secondo gli esperti, culla di origine di queste specie sarebbe il Sud Pacifico occidentale o anche le acque calde e temperate del Nord Atlantico; la presenza nei nostri mari risulta piuttosto rara, ma confermata. Oggi giorno questi grandi mammiferi rientrano nelle specie a rischio di estinzione, a causa della caccia a cui sono sottoposte.