Home Tutela Ambientale Torre del Greco: due esemplari di squalo volpe spiaggiati (AGGIORNAMENTO)

Torre del Greco: due esemplari di squalo volpe spiaggiati (AGGIORNAMENTO)

da Davide De Stefano
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Questa mattina alcuni cittadini hanno ritrovato la carcassa di due esemplari di squalo volpe in località “porto scalo” ai confini fra Ercolano e Torre del Greco. La presenza di questi esemplari nelle acque di Torre del Greco può essere indicativa di alcuni fattori ambientali che spingono la specie a migrare verso aree meno usuali, come il Golfo di Napoli. Tuttavia il ritrovamento non è un evento straordinario, in quanto quelli animali frequentano mai da anni il Golfo d Napoli e purtroppo non è difficile che possano accadere incidenti causati da collisioni  o pesca accidentale, come accaduto lo scorso anno.

Info sullo squalo volpe

Lo squalo volpe è una specie di squalo dalla morfologia unica, caratterizzata da una lunga coda a forma di frusta che utilizza per cacciare le prede. Di solito, preferisce le acque aperte e profonde, e avvistamenti così vicini alla costa risultano eccezionali. Con la sua velocità e agilità, lo squalo volpe rappresenta un predatore sofisticato e, allo stesso tempo, non costituisce una minaccia diretta per l’uomo. Questo squalo si nutre prevalentemente di pesci più piccoli e calamari, che caccia grazie alla forza della sua coda.

Non ci sono casi documentati di attacchi diretti di squalo volpe (genere Alopias) verso gli esseri umani. Questo squalo è noto per essere timido e tende a evitare il contatto con le persone.

Non siamo ancora in grado di conoscere le cause dell’incidente ma rimaniamo vigili in attesa di aggiornamenti, vi terremo aggiornati.

Foto Fondalicampania Aps (Concetta Imperiale)

AGGIORNAMENTO DEL 5 NOVEMBRE: non si tratta di morte naturale

Oggi, martedì 5 novembre, arrivano nuovi aggiornamenti in merito al ritrovamento dei due squali volpe. Secondo quanto rivelato dalle autopsie infatti, i due animali non sarebbero deceduti a causa di morte naturale, ma bensì per delle ferite inferte da un particolare strumento da pesca, il “palangaro”, caratterizzato da una lunga lenza con braccioli armati di ami. L’autopsia ha inoltre rivelato che uno dei due squali era una femmina in attesa di quattro cuccioli.

 

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