alleterato |
Tonnetto alletterato
(Euthynnus alletteratus )
Questa specie è diffusa nel mar Mediterraneo (dove è comune anche nelle acque costiere italiane ad eccezione dell’Adriatico) e nell’Oceano Atlantico orientale (dal golfo di Guascogna all’Africa tropicale) e occidentale (dal Maine al Brasile).
È una specie pelagica che frequenta acque aperte e costiere.
Può essere confuso anche con il giovane tonno rosso che però non ha i caratteristici disegni sul dorso o con il tonnetto striato da cui è distinguibile per la diversa colorazione. La livrea è azzurro scuro sul dorso e bianco madreperlaceo sul ventre. Nel terzo posteriore del corpo, in posizione dorsale ci sono disegni scuri molto simili a quelli del tombarello, inoltre ci sono 4-8 grossi punti neri sotto la pinna pettorale.
Raggiunge 1 m di lunghezza e massimo 15 kg di peso.
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tonno rosso |
Tonno rosso
(Thunnus thynnus )
Questa specie è diffusa in tutte le acque tropicali, subtropicali e temperate dell’Oceano Atlantico compresi il mar Mediterraneo ed il mar Nero meridionale. Non frequenta acque a temperature inferiori ai 10 °C. Frequenta soprattutto le acque al largo e si avvicina alle coste solo in determinati periodi (diversi da luogo a luogo) ed in determinati punti, di solito nei pressi di isole o promontori.
Purtroppo questa specie è a rischio estinzione nonostante la sua grande diffusione, in quanto le carni sono pregiatissime e vendute a prezzi record che arrivano fino a 2100 euro/kg(Tokio 05-01-2012)
tonno striato |
Tonnetto striato o bonito
(Katsuwonus pelamis)
È una specie cosmopolita in tutti i mari temperati e caldi, nel mar Mediterraneo è complessivamente rara, e così anche nei mari italiani.
È una specie pelagica del largo che raramente si avvicina alle coste. Può raggiungere, raramente, 1 m di lunghezza per un peso di circa 20 kg. Simile al tonnetto alletterato da cui si distingue soprattutto per la sagoma più panciuta (“da tonno”) e per i caratteri della colorazione. La livrea è del tutto diversa: blu acciaio sul dorso e bianco madreperlaceo sul ventre, percorso da 4-7 caratteristiche linee scure orizzontali che lo rendono del tutto inconfondibile.
Thunnus alalunga
Alalunga |
Questa specie è diffusa nel mar Mediterraneo (dove è comune anche nelle acque costiere italiane ad eccezione dell’Adriatico) e nell’Oceano Atlantico orientale (dal golfo di Guascogna all’Africa tropicale) e occidentale (dal Maine al Brasile).
È una specie pelagica che frequenta acque aperte e costiere.
È molto simile al tonno rosso; la differenza più evidente sta nelle pinne pettorali, che si prolungano fino alla pinna anale; inoltre l’occhio è più grande. La forma generale è a “barile”, meno slanciata rispetto al più grande parente.
Il Tonno Palamita
(Tynnus pelamys)
La palamita è molto comune in Mediterraneo. Abita in tutti i mari italiani e forma grandi banchi che nuotano presso la superficie ed in genere non vanno oltre i 200 m di profondità. Recenti studi hanno messo in evidenza che la palamita dal Mar Egeo migra in Mar Nero verso maggio-giugno e ritorna alla fine di luglio nei nostri mari. Somiglia al tonno nella sua conformazione, ma è più piccolo, non oltrepassa la lunghezza di 80 cm. Il dorso e i fianchi sono di colore azzurro-acciaio con riflessi verdi. Il ventre è argenteo e presenta delle strisce longitudinali brune che scorrono dalla gola alla pinna caudale.
Di Giovanni Paolo Iacomino
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