Visti i recenti fatti di cronaca (ecco il link dell’articolo riguardante il ritrovamento del cadavere di un sub a Napoli https://www.fondalicampania.com/2016/07/napoli-vigili-del-fuoco-ritrovano-il_25.html ) abbiamo intervistato, Maurizio Zurolo, insegnante di attività subacquea da ben 25 anni nonché titolare e fondatore del Diving Center “Sesto Continente” di Castemmare di Stabia. Il centro è nato nel 2000 e si concentra fondamentalmente nella formazione subacquea a tutti i livelli nonché servizio diving per gli appassionati di immersione.
” Chiunque può fare immersioni, senza limiti di età o limiti fisici, io credo che tutti posso immergersi anche persone con difficoltà motoria, ci sono didattiche studiate apposta per persone diversamente abili”
– ci spiega Maurizio- “La cosa più importante, durante un’immersione, è la sicurezza. Molteplici possono essere gli aspetti che portano ad avere incidenti in mare e la più “diffusa” è la carenza di formazione. E’ fondamentale conoscere le didattiche in termini di sicurezza le quali insegnano a come comportarsi in caso di emergenza nonché le tecniche che possono aiutare il sub ad essere salvato in caso di pericolo. Purtroppo molto spesso capita che le persone facciano un corso di immersione della durata di pochi giorni e questo limita molto la capacità di comprensione di tutte le tecniche utili ad un’immersione sicura, anche perché, qualcuno potrebbe aver bisogno di più tempo per ambientarsi in acqua e si corre il rischio di proporre questa formazione a persone che ancora non hanno maturato un accettabile grado di esperienza utile a potersi immergere , creando così impreparazione . “
– ci spiega Maurizio- “La cosa più importante, durante un’immersione, è la sicurezza. Molteplici possono essere gli aspetti che portano ad avere incidenti in mare e la più “diffusa” è la carenza di formazione. E’ fondamentale conoscere le didattiche in termini di sicurezza le quali insegnano a come comportarsi in caso di emergenza nonché le tecniche che possono aiutare il sub ad essere salvato in caso di pericolo. Purtroppo molto spesso capita che le persone facciano un corso di immersione della durata di pochi giorni e questo limita molto la capacità di comprensione di tutte le tecniche utili ad un’immersione sicura, anche perché, qualcuno potrebbe aver bisogno di più tempo per ambientarsi in acqua e si corre il rischio di proporre questa formazione a persone che ancora non hanno maturato un accettabile grado di esperienza utile a potersi immergere , creando così impreparazione . “
E ancora aggiunge – ” Personalmente ho individuato tre aree, per le quali si può raggiungere il successo dell’attività subacquea:
Sicurezza: se non sono sicuro, non mi diverto;
Divertimento: se sono in sicurezza mi godo l’immersione e non penso a quello che mi potrebbe capitare;
Passione: se c’è passione in quello che si fa, tutto diventa più semplice.
Bisogna capire che il mare è un ambiente completamente diverso dal nostro e il punto di passaggio area-acqua deve essere vissuto con naturalezza soprattutto per chi non ha mai fatto immersione per far si che ognuno sia cosciente di quello che sta facendo e cosciente dei rischi e pericoli a cui si potrebbe andare incontro.
La consapevolezza, il buon senso, il rispetto delle regole e dell’ambiente che ci circonda sono le regole fondamentali che ogni sub deve sempre tenere in evidenza per un immersione sicura
Da sempre la scoperta fa parte dell’essere umano e crea attrazione in ciascuno di noi quindi se avete passione, curiosità o volete anche solo immergervi per divertimento ricordate che essere autodidatta, in questo ambiente, è molto pericoloso, quindi affidatevi a persone serie e preparate!”