Indice articolo
- 1 PUAD sta per “Piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo”. È uno strumento previsto dal decreto legge 5 ottobre 1993 n. 400 che ha introdotto la possibilità di utilizzare aree demaniali marittime a finalità turistiche e ricreative, da predisporre ad opera delle Regioni.
- 2 Il PUAD stabilisce le norme regolamentari per la predisposizione dei piani attuativi di utilizzazione (PAD) da parte dei Comuni costieri e l’esercizio delle funzioni gestorie sul demanio marittimo non portuale.
PUAD sta per “Piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo”. È uno strumento previsto dal decreto legge 5 ottobre 1993 n. 400 che ha introdotto la possibilità di utilizzare aree demaniali marittime a finalità turistiche e ricreative, da predisporre ad opera delle Regioni.
Il PUAD stabilisce le norme regolamentari per la predisposizione dei piani attuativi di utilizzazione (PAD) da parte dei Comuni costieri e l’esercizio delle funzioni gestorie sul demanio marittimo non portuale.
Proviamo a sintetizzare il documento in 6 punti :
- Il decreto legge 5 ottobre 1993 n.400 ha introdotto il Piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo (PUAD) per finalità turistiche e ricreative da predisporre dalle Regioni.
- Le competenze in materia di porti di rilevanza economica sono in capo alla Regione Campania, mentre le funzioni gestorie sul demanio marittimo non portuale sono esercitate dai Comuni costieri competenti per territorio.
- La legge regionale 16/2014 e successive modifiche prevede l’approvazione del PUAD da parte della Giunta regionale e l’obbligo dei comuni costieri di conformarsi alle norme regolamentari stabilite dalla Regione.
- La deliberazione n.828 del 28/12/2017 della Giunta regionale dettaglia le competenze di carattere organizzativo relative alle aree demaniali marittime in Regione Campania.
- La Direzione Generale per la Mobilità si occupa dell’accertamento per la riscossione dell’imposta sulle concessioni dei beni del demanio marittimo in ambito portuale.
- La Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo coordina il monitoraggio sullo stato e uso delle aree demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, e si occupa dell’accertamento per la riscossione dell’imposta sulle concessioni dei beni del demanio marittimo con finalità turistico-ricreative.
Perché è importante il PUAD?
Il PUAD (Piano Urbanistico Ambientale e paesaggistico) è importante perché definisce le linee guida per lo sviluppo urbano e territoriale di una determinata area. Serve a regolamentare l’utilizzo del suolo, la costruzione di edifici e infrastrutture, la protezione dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico, e a promuovere una crescita sostenibile. Il PUAD è un documento fondamentale per la pianificazione territoriale e per la gestione del territorio a livello locale.
Le associazioni si mobilitano
Il CO.NA.MA.L. “Coordinamento Nazionale Mare Libero” che è un’associazione di promozione sociale in Italia che lavora per la difesa di mare e spiaggia come beni comuni.
A seguito di una riunione fra soci CO.NA.MA.L. e altre associazioni del territorio è emerso quanto segue:
Il documento adottato dalla Giunta riguardante il demanio marittimo mostra un modello di gestione anacronistico e sbilanciato verso gli stabilimenti balneari. È necessario rispettare la funzione pubblica, sociale ed ambientale del mare e delle spiagge come beni comuni.
L’emendamento all’ART. 1 CO.3 mira a garantire la libera accessibilità al mare e alle spiagge per tutti i cittadini. CO.NA.MA.L è un coordinamento per la difesa del mare e della spiaggia come beni comuni. La procedura di infrazione europea per le proroghe automatiche delle concessioni balneari e le sentenze del Consiglio di Stato chiariscono l’illegittimità delle proroghe.
Fino ad oggi la gestione delle spiagge è stata incentrata sugli interessi economici dei concessionari balneari, ma la giurisprudenza ha elaborato un concetto di diritto al mare come diritto a fruire liberamente del mare e delle spiagge.
La partecipazione dei portatori d’interesse e delle associazioni di cittadini deve essere obbligatoria e non concessa dall’Assessorato Competente. La modifica proposta prevede l’assoggettamento a VAS del PUAD e verifica di assoggettabilità a VAS dei PAD comunali.
L’emendamento propone in oltre, di aumentare la percentuale di spiagge libere da 30% a 50% in ogni ambito omogeneo del territorio costiero del singolo comune, e di garantire l’accessibilità e la fruibilità della spiaggia attraverso la previsione di un percorso di accesso ogni 100 metri lineari di fronte mare. Inoltre, si propone di sostituire la parola “recinzioni” con “delimitazioni” e di abbassare la misura da 1,50 a 1,20 in tutto il Piano.
La riunione ha coinvolto 70 partecipanti , promosso da Claudia Vellusi del CoNaMaL (Coordinamento nazionale Mare libero) campano, fra gruppi informali, associazioni e soggetti interessati alla libera fruizione delle spiagge.
Durante l’incontro, Claudia Vellusi ha ricordato l’audizione del 26 gennaio presso la settima commissione della regione Campania e ha invitato gli intervenuti a presentarsi. Paolo Fierro di Medicina Democratica ha auspicato la bonifica della costa orientale di Napoli. Klarissa Pica sta scrivendo una tesi sul diritto al mare a Napoli. Emilia Senatore, Elvira Peduto e Vittoria Memoli rappresentano il comitato “Vietri attiva” e hanno lamentato la totale occupazione dell’arenile di Vietri da parte degli stabilimenti e la mancanza di trasparenza nella PA. L’avvocato Gerardo Spira ha informato che le sue osservazioni sono visibili sulla sua pagina FB e che il PUAD diventerà uno strumento per la programmazione futura regionale, anche se in Campania non esiste un discorso di programmazione turistica.
Sono previsti altri incontri nei prossimi mesi, qualora dovessero esserci novità vi terremo aggiornati.