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La Galleria Spinelli: un’opera strategica abbandonata
La Galleria Spinelli, costruita negli anni ’80 per gestire le acque reflue di Quarto. È una complessa infrastruttura idraulica che invia i liquami al depuratore di Cuma tramite un sistema di griglie e uno scolmatore. Tuttavia, la mancanza di manutenzione decennale ha causato gravi disfunzioni, tra cui la tracimazione delle acque reflue nel vicino Canale di Quarto e, infine, in mare. Questo scarico abusivo non autorizzato sta generando un significativo deterioramento ambientale, in una zona già nota per le criticità legate all’inquinamento nella cosiddetta Terra dei Fuochi.
I dati allarmanti: inquinamento oltre i limiti
Le indagini, condotte con il supporto dei tecnici dell’Arpac, hanno rivelato dati preoccupanti. Nei liquami sono state trovate sostanze inquinanti e batteri come l’Escherichia coli in concentrazioni superiori di 250 volte ai limiti di legge. Il Gip ha pertanto nominato un amministratore giudiziario per gestire i due canali e avviare interventi urgenti di manutenzione e disostruzione dei rifiuti, in collaborazione con il Comune di Quarto e la Regione Campania.
Precedenti nel 2024: un trend preoccupante
Per decenni non sono state pianificate opere di manutenzione adeguate per la Galleria Spinelli, nonostante l’importanza della struttura nella gestione delle acque reflue. La Procura indaga ora per individuare le responsabilità, tenendo conto anche dei lavori di manutenzione straordinaria effettuati dalla SMA Campania lo scorso agosto.
L’anno 2024 è stato segnato da eventi simili in tutta la Campania, evidenziando un quadro allarmante di degrado delle infrastrutture idrauliche. Tra i casi più rilevanti, il sequestro della rete fognaria di un’area industriale a Castellammare di Stabia, dove gli scarichi illegali hanno contaminato un’ampia zona costiera, e l’intervento sul depuratore di Acerra, risultato non conforme agli standard europei di trattamento dei reflui. Questi episodi sottolineano una gestione frammentaria e inefficace delle infrastrutture e la necessità di un piano di manutenzione straordinaria a livello regionale.
Azioni future dopo il sequestro della Galleria Spinelli
L’obiettivo immediato è ripristinare il corretto flusso dei reflui verso il depuratore di Cuma, evitando ulteriori danni ambientali. Come sottolineato dal procuratore Maria Antonietta Troncone, il sequestro mira a sanare le criticità strutturali e prevenire il ripetersi di fenomeni di inquinamento che compromettono la qualità delle acque marine.
Questo intervento rappresenta un segnale importante nella tutela ambientale in una zona già fortemente provata dall’inquinamento. Ma evidenzia anche la necessità di una gestione più attenta e pianificata delle infrastrutture idrauliche.