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Questa mattina i cittadini di Positano si sono risvegliati con il mare inquinato da una lunga scia di nafta, probabilmente rilasciata da un’imbarcazione turistica non collaudata.
Poche ore fa, un utente ci ha segnalato la presenza di una lunga striscia di carburate a largo di Positnato, pare che il liquido inquinante continuasse fino a Nerano, frazione di Massa Lubrense nel cuore dell”area Marina Protetta di Punta Campanella.
Ecco cosa commenta l’autore della denuncia sul suo profilo Facebook:
“Questa foto è stata scattata, oggi alle 18:15 circa, dalla statale 163 “sopra la spiaggia di Tordigliano” Quello della foto è solo una parte del carburante sversato in mare. La scia proseguiva ancora per centinaia di metri direzione Nerano.
Dove sono i controlli? Siamo proprio certi che tutte queste barche siano munite di tutti gli appositi strumenti per impedire che questo possa accadere? E i Comuni del Parco Marino e quelli con la bandiera Blu hanno veramente i mezzi per intervenire in casi del genere per limitare il danno ambientale? E se si, perché non lo fanno? E siamo solo all’inizio dell’estete …….????Questa foto è stata scattata, oggi alle 18:15 circa, dalla statale 163 “sopra la spiaggia di Tordigliano” Quello della foto è solo una parte del carburante sversato in mare.
La scia proseguiva ancora per centinaia di metri direzione Nerano. Dove sono i controlli? Siamo proprio certi che tutte queste barche siano munite di tutti gli appositi strumenti per impedire che questo possa accadere? E i Comuni del Parco Marino e quelli con la bandiera Blu hanno veramente i mezzi per intervenire in casi del genere per limitare il danno ambientale? E se si, perché non lo fanno? E siamo solo all’inizio dell’estete …….????”
Siamo alle solite
Scarsi controlli, insufficiente per non dire scadente la capacità degli organi competenti, di difendere il prezioso patrimonio naturalistico marino e costiero della nostra amata Regione Campania.
In un momento storico come questo, dove in tutto il mondo si fa un gran parlare della “questione ambientale”, sembra paradossale che proprio in Campania, terra di sirene leggendarie e di esperti naviganti, ci sia ancora bisogno di alzare la voce contro chi dovrebbe garantire la difesa del mare.
“Siamo stanchi di sperare, chiediamo rispetto, il mare è la principale risorsa del territorio, come figli di Partenope meritiamo di più.” dichiara Davide De Stefano di Fondalicampania” Troppi complimenti sprecati, molti proclami e applausi fasulli, parole o meglio dire chiacchiere che mirano solo alla propaganda, ma nulla hanno a che vedere con un concreto cambiamento di rotta. Purtroppo siamo alle solite”.
Ora toccherà ancora una volta tamponare il problema, si aspetterà che il mare con le sue onde e le correnti, svolgerà con fatica la sua personale opera di bonifica, ed ancora una vola non potremmo fare altro che contare i danni.