Tecnicamente si chiama “Aplysia punctata”, osservandola mentre svolazza per il mare sembra una monaca che nell’incedere muove la lunga tunica, qualche malizioso l’ha chiamata “vagina di mare” e su questo non servono spiegazioni…
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In realtà questo mollusco marino ( misura 7-8 cm ma può raggiungere i 20 cm di lunghezza) è molto affascinante nonostante il colore spesso scuro tendente al nero ornato con piccoli puntini di colore chiaro. È possibile mirarlo nel mar Mediterraneo, nel mare del Nord e nelle aree costiere dell’oceano Atlantico orientale. Vive a basse profondità, nelle zone costiere ricche di alghe di cui si nutre. “Quindi è un vegano!” direbbero gli appassionati di diete estreme.
La nostra amica monaca presenta un capo dove hanno sede i ricettori sensoriali, la bocca e una radula per raschiare, una regione viscerale dove si trovano il sistema di circolazione sanguigna, lo stomaco, i reni e gli apparati sessuali e l’affascinante mantello che contorna la regione viscerale sede delle branchie.
Le curiosità consistono nella presenza di una conchiglia interna o esterna o qualche volta solo un residuo di conchiglia e di un piede che a mo’ di ventosa permette la deambulazione.
Non è raro, nel periodo degli amori notare lunghe catene di individui trasferire prodotti sessuali l’uno all’altro in una forma di “accoppiamento” dalle caratteristiche di orgia. Altrettanto facile è notare i cordoni delle uova deposte, comunemente chiamati spaghetti di mare.
Occhio, perché se disturbati questi molluschi secernono da apposite ghiandole sostanze repellenti e orticanti per la nostra pelle.
Dove possiamo mirarlo volare?
Adesso che è estate ne possiamo scorgere numerosi cercando nei tanti cespugli marini di piante.
Buona ricerca a tutti!
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