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Rifiuti nel mare di Castellabate! – A cura di Anna Cozzolino –

da Davide De Stefano
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Da alcuni giorni, nel tratto antistante la spiaggia del Lago, frazione costiera del comune di Castellabate, il mare non si presenta cristallino, come di consueto,. A segnalare il fenomeno, che si verifica puntualmente solo tra le 11 e le 12, sono stati alcuni turisti in vacanza che hanno postato sul web dei video. Nelle riprese, che girano sui social, si vedono chiaramente, oltre alle classiche bolle schiumose, buste di plastica ed altri rifiuti galleggianti. «Vorremmo sapere cosa succede visto che ci troviamo all’interno di un’area marina protetta», si chiede un turista salernitano che sta trascorrendo il proprio periodo di ferie nel comune cilentano.

Già in passato, infatti, è stato riscontrato lo stesso problema lungo quel tratto di mare antistante la spiaggia della frazione Lago, quest’anno eletta tra le più belle d’Italia nel concorso di Legambiente. Oggi come ieri, buste di plastica ed altri rifiuti galleggianti fanno la loro comparsa sempre nella stessa fascia oraria, dalle 11 alle 12 del mattino. Pare che lo stesso fenomeno, nei giorni scorsi, abbia interessato anche altri tratti del litorale cilentano.

Intervistato Valerio Calabrese di Legambiente, ai giornalisti de “Il Mattino” dichiara:

 

«Ci segnalano questo disagio da alcuni giorni, quindi chiediamo alle amministrazioni comunali di attivarsi per evitare ogni danno e consentire di rendere sempre fruibili le acque del mare. Il Cilento, tra l’altro, rappresenta il fiore all’occhiello della Campania visti i risultati ottenuti con le Bandiere Blu e con la Guida Blu, ragion per cui bisogna sempre mantenere alta l’attenzione e provare a prevenire sempre questi fenomeni».

Della vicenda è a conoscenza anche il sindaco, Costabile Spinelli, che nelle ultime ore ha incontrato gli uomini della guardia costiera per risolvere il problema. «I nostri impianti funzionano regolarmente e sono presidiati h24 dalle nostre squadre di lavoro – spiega Spinelli – Due sono le spiegazioni: la presenza di uno scarico abusivo a largo oppure le correnti. In ogni caso stiamo facendo il possibile per capire insieme alla Capitaneria di Porto la causa di un fenomeno che non dipende assolutamente da noi».

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