In queste ore circolano foto della pista di pattinaggio di Pozzuoli composta da un particolare tipo di plastica che sgretolandosi finisce per disperdersi nell’ambiente. Il coordinamento tutela Mare è intervenuto per chiedere spiegazioni al Sindaco. Si attendono risposte!
Ecco il comunicato ufficiale del Coordinamento tutela mare :
NON è Ghiaccio è PLASTICACari amici nei giorni scorsi abbiamo notato sul lungomare di Pozzuoli una strana pista di pattinaggio che, per simulare il ghiaccio, usa lastroni di materiale plastico. Da un’analisi più attenta ci siamo accorti che la polvere bianca che cosparge la pista e tutte le aree adiacenti non era quindi la classica polvere di ghiaccio, ma segatura di PLASTICA originatasi a seguito dello sfregamento delle lame dei pattini che ogni giorno solcano la pista di plastica.In un’epoca in cui finalmente si sta alzando il livello di attenzione sulla problematiche di inquinamento provocate dalla dispersione di plastica e microplastiche nell’ambiente e nei mari ci è sembrato paradossale e diseducativo che un’amministrazione montasse su un lungomare cittadino uin generatore continuo di microplastiche pronte ad essere disperse da vento e pioggia nell’ambiente. Senza contare tutta quella che rimane attaccata ai cappottini dei bambini che utilizzano la pista.Abbiamo quindi deciso di scrivere come CTM – Coordinamento Tutela Mare Chi Tene o’Mare al Sindaco di Pozzuoli per segnalare la problematica:_____________Spettabile Sindaco Luigi Manzoni,siamo il Coordinamento Tutela Mare “Chi Tene o’ Mare”, che racchiude 15 Associazioni del Golfo di Napoli impegnate nella tutela dell’ ambiente e del mare, tra cui solo per citarne alcune, Greenpeace, WWF, Marevivo, CSI gaiola onlus, Oceanomare Delphis, ecc…Le scriviamo perché, in seguito a più segnalazioni, siamo preoccupati per l’impatto sull’ambiente della pista da pattinaggio installata in zona lungomare di Pozzuoli.Infatti, a seguito di due nostri sopralluoghi, abbiamo potuto constatare che l’impianto non è una vera e propria pista di ghiaccio, bensì i pattini solcano dei lastroni di plastica che simulano il ghiaccio.L’aspetto che ci preoccupa è che l’attrito delle lame produce una sorta di “segatura” di plastica che si deposita ai bordi e sotto la pista e che è facilmente trasportabile dal vento nell’ambiente circostante e in mare, oltre a rimanere adesa alle vesti dei bambini che usano la pista ed essere trasportato praticamente ovunque, anche fin dentro le abitazioni.Di certo converrà con noi che oltre a rappresentare una problematica reale per la dispersione continua di microplastiche nell’ambiente, tale pista di pattinaggio, così concepita, rappresenta un messaggio fortemente diseducativo in un’epoca dove la problematica della dispersione ella plastica e delle microplastiche nell’ambiente e nel mare è così fortemente sentita e allarmante.Le chiediamo pertanto che venga sospesa l’attività della suddetta pista di pattinaggio sul lungomare Pertini.In fedeLe associazioni del CTM.
Fonte ufficiale: Pagina Facebook coordinamento tutela mare