Alle prime luci dell’alba, Gennaro Marrazzo, 70 anni, considerato un esperto subacqueo, si è immerso in mare nello specchio d’acqua che costeggia il litorale di strada Boccaperti – in località San Giovanni a Teduccio, a poche decine di metri dalle acque inquinate di Vigliena e dalla centrale elettrica – zona sicuramente poco consigliata.
Una domenica mattina d’estate come tante in cui non ha rinunciato alla passione per la pesca e nemmeno il maltempo in arrivo e ben visibile lo ha indotto a tornare sui suoi passi. E così si è tuffato. Da quel momento di lui si sono perse tutte le tracce, e sono ore di disperazione quelle che adesso stanno vivendo i familiari, i primi ad aver lanciato l’allarme non vedendolo ritornare a casa per ora di pranzo. Per oltre dodici ore di Marrazzo si sono perse le tracce.
Nel pomeriggio, ad alimentare i timori e la disperazione dei suoi cari, è stato il mare che ha restituito le bombole di ossigeno, una pinna e il pallone di segnalamento. Dell’uomo, però, nessuna traccia. Ad allertare la Guardia Costiera di Napoli sono stati moglie e figli dell’uomo. Impensieriti dal mancato ritorno a casa, e soprattutto dopo le 13, quando il pranzo domenicale era quasi già in tavola. Hanno chiamato la Capitaneria di Porto, che ha immediatamente dispiegato un imponente dispositivo di ricerche in mare. Sono così salpate, alla volta di San Giovanni a Teduccio, due motovedette – una «classe 800» ed un battello «Alfa», particolarmente utile nelle operazioni sottocosta – e sono anche stati impiegati i sommozzatori dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera. Non solo. Per rinforzare le ricerche, da Capodichino si sono levati in volo due elicotteri: uno della Polizia di Stato e l’altro della Guardia di Finanza, per poter scrutare dall’alto tutti i tratti di mare interessati.
L’intero tratto di costa che dal Porto di Napoli si snoda verso Portici è però caratterizzato da fondali sabbiosi e torbidi. Le ricerche, che fino al tramonto non hanno dato esiti positivi, sono comunque proseguite anche di notte a bordo dei due natanti della Guardia Costiera. Ancora troppo presto fare ipotesi. Anche se, con il passare delle ore, le speranze dei soccorritori si affievoliscono. Gennaro Marrazzo, come detto, era un esperto subacqueo e un profondo conoscitore del mare, anzi meglio di quel tratto di mare nel quale è scomparso.
Restiamo in attesa di eventuali sviluppi.