Oggi, 4 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale degli Animali, un’occasione per riflettere sul rapporto tra l’uomo e gli esseri viventi che popolano il nostro pianeta. La data non è casuale: è stata scelta in onore di San Francesco d’Assisi, il santo patrono degli animali e dell’ecologia. San Francesco, vissuto tra il XII e il XIII secolo, era noto per il suo amore e rispetto per tutte le creature, percepite come parte integrante di un’unica grande famiglia universale. Proprio per questo suo legame con la natura, il 4 ottobre è diventato il giorno simbolico per promuovere i diritti e la protezione degli animali.
Perché una giornata dedicata agli animali?
La Giornata Mondiale degli Animali, istituita nel 1931 durante una convenzione ecologista a Firenze, non riguarda solo il rispetto e l’amore per gli animali domestici, ma vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di tutte le specie, in particolare quelle a rischio di estinzione. L’obiettivo è promuovere una cultura di rispetto e responsabilità nei confronti di ogni forma di vita, ricordando che la sopravvivenza di molte specie è minacciata dalle attività umane, come il disboscamento, l’inquinamento, il bracconaggio e i cambiamenti climatici.
L’importanza della conservazione delle specie marine
Tra le categorie animali più minacciate vi sono le specie marine. Gli oceani, che coprono oltre il 70% della superficie terrestre, ospitano una straordinaria varietà di vita: pesci, molluschi, coralli, mammiferi marini e, naturalmente, il plancton, fondamentale per il funzionamento degli ecosistemi acquatici. Tuttavia, le attività umane hanno messo a dura prova questo ambiente vitale.
L’inquinamento da plastica, le attività di pesca eccessiva, l’acidificazione degli oceani e il riscaldamento globale stanno alterando l’equilibrio degli ecosistemi marini. Specie come le tartarughe marine, i delfini e le balene sono a rischio a causa di questi cambiamenti, così come interi habitat, come le barriere coralline, che fungono da rifugio per molte forme di vita.
Perché preservare le specie marine?
La conservazione delle specie marine è fondamentale per diversi motivi:
1.Biodiversità: La diversità degli organismi marini è cruciale per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema. Ogni specie ha un ruolo specifico e la sua estinzione potrebbe alterare l’intera catena alimentare.
2.Regolazione del clima: Gli oceani svolgono un ruolo centrale nella regolazione del clima terrestre, assorbendo grandi quantità di CO2 e rilasciando ossigeno. Il plancton, ad esempio, contribuisce a questo processo vitale.
3.Sostentamento umano: Milioni di persone dipendono dagli oceani per il cibo e il sostentamento economico. La pesca è una fonte di reddito e nutrimento per molte comunità in tutto il mondo.
4.Scoperte mediche e scientifiche: Molte specie marine offrono potenziali benefici per la salute umana. Ad esempio, alcune molecole estratte da organismi marini sono utilizzate in farmaci per trattare malattie come il cancro.
Cosa possiamo fare?
Per proteggere le specie marine è necessario un impegno collettivo. È fondamentale ridurre l’uso di plastica monouso, sostenere iniziative di pesca sostenibile, promuovere la pulizia delle spiagge e degli oceani e adottare politiche internazionali che limitino l’impatto dell’uomo sugli ecosistemi marini. La sensibilizzazione e la partecipazione a progetti di conservazione, come la conta del plancton, sono solo alcuni degli esempi di azioni concrete che chiunque può intraprendere.
La Giornata Mondiale degli Animali ci ricorda che la protezione degli animali, compresi quelli marini, non è solo una responsabilità morale, ma una necessità per garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta.