Indice articolo
Mercato nero dei datteri: la Procura di Torre Annunziata sta indagando su 46 persone, coinvolte nel giro della pesca di frodo.
La Capitaneria di porto di Castellammare è pronta a contestare alle persone coinvolte i reati di disastro ambientale.
La pesca dei datteri è vietata dal 1988 in Italia, per via del fatto che questi molluschi vivono all’interno delle rocce e l’unico modo per estrarli dalla loro tana e distruggere la roccia mediante l’ausilio di martello e scalpello.
La pratica di estrazione mina gli equilibri submarini, oltre a danneggiare le rocce in maniera permanente.
La Capitaneria di Porto di Castellammare è impegnata già dal 2016 alla lotta contro questo genere di reato.
Questa ultima inchiesta rappresenta un duro colpo ad un organizzazione che vede coinvolti pescatori e ristoratori della zona.
E’ stimato che un chilo di datteri può arrivare a costare fino a 100 Euro.
Per fortuna dal 2015 i reati di tipo ambientale sono puniti con la galera dai 5 ai 15 anni,
ma malgrado tutto non si è ancora in grado di contrastare adeguatamente il fenomeno.
Per agevolare il lavoro degli inquirenti sarebbe necessario il contributo dei cittadini, che attraverso esposti e segnalazioni potrebbe contribuire alla causa e difendere il nostro amato mare.