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Lo spot del wwf Fish Forward sulla pesca sostenibile: Orribile, niente è orribile come l’eccesso di pesca.

da Davide De Stefano
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Il WWF attraverso il progetto Fish Forward ha lanciato una campagna a favore della pesca e del  pesce sostenibile per sensibilizzare i consumatori sulla scelta del prodotto da acquistare, in particolare a ridosso delle feste di natale dove il consumo di pesce aumenta nelle case degli Italiani e degli europei in generale. Un progetto lanciato anche per cercate di preservare le scorte ittiche presenti in mare, ma anche un monito sulla mala gestione del comparto pesca degli ultimi 30 anni. il 10% della popolazione mondiale dipende dalla pesca, ciò vale a dire circa 800 milioni di persone. La pesca e gli oceani sono in crisi, ripercuotendosi sull’economia mondiale. Basti pensare che circa un terzo delle specie sono sovra sfruttate ovvero in overfishing.

Il consumo di pesce pro capite nella nostra nazione si è stabilizzato intorno ai 25 Kg anno, di cui il 70% provengono da mercati esteri ed in maggioranza dai mercati asiatici. Vedere poi, che soltanto il 30% del pescato finisce nel nostro piatto e sapere che il resto viene scartato o considerato prodotto di seconda fascia non aiuta certo a migliorare la situazione.
Il pesce pescato in maniera sostenibile, senza generare sovrasfruttamento, riduce gli impatti sugli oceani e mari ed assicura posti di lavoro per pescatori, trasformatori e ai commercianti nel lungo periodo.

La pesca sostenibile è la soluzione: una soluzione acclamata, cercata ma non sempre adottata. Si è partiti dalla conoscenza del prodotto acquistato (vi rimaniamo all’ articolo guida alla lettura delle etichette), per arrivare poi a riconoscere la specie e lo stato di conservazione.
Con il progetto FISH FORWARD lanciato a EXPO 2015 il WWF cerca  ancora una volta di sensibilizzare al consumo consapevole. La campagna sbarcherà presto anche in TV con lo scopo di aumentare la consapevolezza sulla scelta del prodotto da acquistare.
Ecco alcuni dati sulla pesca a livello mondiale

  • Oggi ogni persona mangia una media di 19,2 kg di pesce all’anno, circa il doppio rispetto a 50 anni fa
  • Nel 2013, nel mondo, si è pescato per circa 93 milioni di tonnellate
  • Circa 38,5 milioni di tonnellate di bycatch vengono registrati ogni anno con le pratiche di pesche attualmente più diffuse
  • Nell’arco di soli 40 anni, si è registrata una diminuzione delle specie marine del 39%
  • La pesca illegale e non regolata costituisce una fetta del totale del pesce catturato a livello mondiale stimata in 11-26 milioni di tonnellate (12-28%)
  • Quasi il 30% degli stock ittici pescati a fini commerciali è sovrasfruttato
  • Circa il 60% di stock ittici è sfruttato al massimo
  • Nell’Atlantico nordorientale e nei mari vicini, il 39% degli stock ittici è classificato come sovrasfruttato. Nel Mediterraneo e nel Mar Nero, esistono dati sufficienti relativi a 85 stock che dimostrano che l’88% di questi (75) è sovrasfruttato
  • L’Unione europea è la prima importatrice di prodotti ittici al mondo
  • Più del 50% delle importazioni proviene da Paesi in via di sviluppo
  • Lo spot a favore della pesca sostenibile “Orribile, niente è orribile come l’eccesso di pesca“.

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