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Le dune costiere: scrigni di biodiversità a rischio

da Davide De Stefano
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Le dune costiere, spesso sottovalutate e ignorate, rappresentano uno degli ecosistemi più affascinanti e vitali delle nostre coste. Questi ambienti, che fungono da barriera naturale tra il mare e la terraferma, sono molto più di semplici cumuli di sabbia: ospitano una biodiversità unica e svolgono un ruolo fondamentale nella protezione delle spiagge dall’erosione e dalle tempeste. Tuttavia, sono ecosistemi fragili e minacciati dall’impatto antropico e dalle specie invasive.

 L’importanza della vegetazione dunale

Le piante psammofile, o “amanti della sabbia”, sono le vere ingegnere delle dune costiere. Tra queste spicca l’Ammophila arenaria, una pianta perenne dalle radici profonde e robuste che ha il compito di stabilizzare le dune, bloccando la sabbia portata dal vento e creando le condizioni per lo sviluppo di altre specie vegetali. Nonostante il suo aspetto esile, l’ammofila svolge un ruolo cruciale per l’intero ecosistema dunale: la sua presenza consente la formazione di microhabitat che ospitano una vasta gamma di specie animali e vegetali.

Accanto all’ammofila, altre specie vegetali svolgono un ruolo importante, come l’Echinophora spinosa (finocchio litorale spinoso) e l’Eryngium maritimum (eringio marino). Queste piante, adattate a condizioni estreme come la scarsità di acqua e l’alta salinità, sono perfette per l’ambiente dunale e resistono agli stress ambientali come il vento e il sole cocente. Il cakileto, che prende il nome dal Cakile maritima (ravastrello marino), è una delle prime barriere contro il vento e il mare, dimostrando come ogni pianta abbia un ruolo specifico nel mantenere l’equilibrio di questo ecosistema fragile.

 Un rifugio per specie animali uniche

Oltre alla vegetazione, le dune ospitano una varietà di specie animali che si sono adattate a vivere in questo ambiente estremo. Tra queste, il piccolo uccello chiamato fratino (Charadrius alexandrinus) è diventato simbolo della lotta per la conservazione degli ecosistemi dunali. Questo uccello, che nidifica direttamente nella sabbia, è sempre più minacciato dall’attività umana, che spesso distrugge i suoi nidi accidentalmente. La protezione delle dune è cruciale per la sopravvivenza del fratino e di altre specie che dipendono da questi ambienti per la riproduzione e l’alimentazione.

Anche il coleottero Pimelia bipunctata, un saprofago che si nutre di materia organica in decomposizione, gioca un ruolo fondamentale come “spazzino” naturale delle dune, contribuendo al riciclo dei nutrienti. Al calar del sole, altre creature si risvegliano: la larva di formicaleone, per esempio, costruisce trappole nella sabbia per catturare piccole prede, dimostrando come le dune siano un luogo di continua lotta per la sopravvivenza.

 Minacce e conservazione

Purtroppo, le dune costiere sono sempre più minacciate dall’uomo. L’urbanizzazione incontrollata, il turismo di massa e l’introduzione di specie aliene invasive stanno mettendo a dura prova questi ecosistemi. Un esempio emblematico è il Carpobrotus edulis,  conosciuto come “fico degli Ottentotti”. Questa pianta, introdotta dall’uomo, è estremamente invasiva e tende a soffocare la vegetazione autoctona, alterando l’equilibrio dell’ecosistema dunale. Oltre a competere con le specie indigene, il Carpobrotus causa anche l’acidificazione del suolo, ostacolando la crescita di altre piante.

La protezione delle dune costiere è fondamentale non solo per la biodiversità che ospitano, ma anche per la loro funzione di difesa naturale contro l’erosione delle spiagge. La loro distruzione potrebbe avere conseguenze disastrose non solo per le specie che vi abitano, ma anche per le comunità umane che vivono lungo le coste.

Conclusione

Le dune costiere sono un tesoro nascosto che merita maggiore attenzione e tutela. Preservare questi ecosistemi significa proteggere una biodiversità unica e garantire la stabilità delle nostre coste. Agire ora per conservare le dune è essenziale per prevenire ulteriori danni e salvaguardare un patrimonio naturale che, una volta perso, potrebbe essere impossibile da recuperare.

Ecco l’elenco delle specie che potremmo ritrovare lungo le spiagge, diviso per categorie:

Piante

1. **Ammophila arenaria** (ammofila)

2. **Echinophora spinosa** (finocchio litorale spinoso)

3. **Anthemis maritima** (camomilla marina)

4. **Eryngium maritimum** (eringio marino)

5. **Medicago marina** (erba medica marina)

6. **Cyperus capitatus** (zigolo delle spiagge)

7. **Thinopyrum junceum** (gramigna delle spiagge, sinonimo di Agropyron junceum)

8. **Cakile maritima** (ravastrello marino)

9. **Salsola kali** (erba kali)

10. **Xanthium italicum** (nappola italiana)

11. **Pancratium maritimum** (giglio di mare)

12. **Carpobrotus edulis** (fico degli Ottentotti)

Funghi

1. **Psathyrella ammophila** (fungo psammofilo)

Insetti

1. **Brithys crini pancratii** (lepidottero, larva del giglio di mare)

2. **Pimelia bipunctata** (coleottero)

3. **Scarites buparius** (coleottero carabide)

4. **Synclisis baetica** (larva di neurottero)

5. **Myrmeleontidae** (famiglia dei formicaleoni)

Uccelli

1. **Charadrius alexandrinus** (fratino)

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