Le recenti elezioni europee hanno avuto un impatto significativo sulle politiche ambientali e sul Green Deal. I Verdi hanno subito una sconfitta significativa, perdendo almeno 19 seggi e scivolando in sesta posizione nella graduatoria dei gruppi con più seggi in Europa.
Questo ha generato preoccupazioni per il futuro del Green Deal e dei piani di riduzione delle emissioni climalteranti. La frammentazione politica, l’estrema destra, le risposte nazionali all’edilizia abitativa, l’inflazione e la guerra in Ucraina sono stati alcuni dei motivi della sconfitta dei Verdi e dei Liberali.
Indice articolo
I Principali Ostacoli al Green Deal
1. Revisione del Green Deal
Partiti di destra come i Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) e Identità e Democrazia (Id) hanno espresso una forte avversione al Green Deal. Promettono di revisionarlo con un approccio più equilibrato e localizzato, tenendo maggiormente conto delle esigenze socio-economiche. Questo potrebbe comportare una riduzione delle ambizioni climatiche in favore di politiche che privilegiano l’economia locale e le industrie tradizionali.
2. Priorità alle Questioni Socio-Economiche
I partiti di destra tendono a dare priorità alle questioni socio-economiche, come la protezione dell’industria e il sostegno alle imprese, piuttosto che alla protezione ambientale. Questa priorità potrebbe compromettere gli obiettivi ambientali, poiché le politiche potrebbero essere orientate più verso il mantenimento e la crescita economica a breve termine piuttosto che verso la sostenibilità a lungo termine.
3. Riduzione delle Ambizioni per le Emissioni
Le forze di destra potrebbero ridurre le ambizioni per la riduzione delle emissioni climalteranti. Un sondaggio recente ha assegnato un punteggio molto basso ai partiti di destra per le loro azioni sul clima, evidenziando una scarsa attenzione verso le politiche di riduzione delle emissioni.
4. Focus sulla Competitività Economica
Il Partito Popolare Europeo (Ppe), in particolare, si concentra sulla protezione dell’economia competitiva e sulla difesa del principio di neutralità tecnologica, piuttosto che sulla protezione ambientale. Questa posizione potrebbe rallentare l’adozione di tecnologie verdi e soluzioni sostenibili, privilegiando invece tecnologie tradizionali e meno ecologiche.
5. Divisioni Interne
I partiti di destra potrebbero essere divisi internamente sulla questione del Green Deal. All’interno del Ppe, ad esempio, ci sono divisioni tra i conservatori e i liberali riguardo alle politiche ambientali, il che potrebbe ostacolare una linea d’azione chiara e decisa sul Green Deal.
La Speranza Non È Persa
Nonostante queste sfide, alcuni analisti credono che il Green Deal non possa essere smantellato con facilità. Potrebbe esserci un rallentamento nell’implementazione di alcuni obiettivi, ma l’obiettivo di ridurre le emissioni climalteranti del 55% entro il 2030 rimane. Sarà più difficile far decollare nuove politiche climatiche, ma la pressione sociale e la consapevolezza crescente sull’importanza della sostenibilità potrebbero continuare a spingere l’Europa verso un futuro più verde.
I giovani elettori scelgono le politiche ambientaliste:
I giovani hanno mostrato una maggiore attenzione per il futuro, manifestando una preferenza per quei partiti che danno rilievo alle tematiche ambientali. Tra i principali temi di interesse dei giovani elettori nelle elezioni del 2024 c’è stata la lotta climatica, considerata un tema chiave. La transizione ecologica ha rappresentato un tema emergente, spingendo la futura generazione a scegliere una politica ambiziosamente ambientale. Inoltre, il lavoro e l’occupazione sono stati identificati come prioritari, come dimostrato dall’indagine dell’Istituto Toniolo. L’immigrazione è stata un’altra questione rilevante per i giovani.
Hanno cercato di combinare la sostenibilità economica e sociale con una forte coscienza ecologica, come evidenziato dalle loro scelte elettorali. La fiducia nell’Unione europea è stata anch’essa significativa, con i giovani che hanno mostrato indecisione più che disinteresse per il voto. Infine, la protezione del clima è stata cruciale, spingendoli a identificare i partiti più in linea con le loro priorità politiche. Questi temi hanno orientato le loro scelte e motivato la loro partecipazione alle elezioni europee.
Il futuro Green potrebbe rallentare ma non si fermerà
Le elezioni europee hanno mostrato come la politica e l’ambiente siano strettamente intrecciati. Mentre i partiti di destra potrebbero rappresentare un ostacolo significativo al Green Deal, la determinazione e l’impegno della società civile, insieme alla crescente consapevolezza dei giovani, potrebbero mantenere vivi gli obiettivi di sostenibilità. La strada potrebbe essere più difficile, ma non è impossibile. Continuiamo a lottare per un futuro più verde e sostenibile.
Sources
[1] Da una crisi alle altre, comprendere il voto dei giovani alle elezioni … https://www.orizzontipolitici.it/voto-giovani-europee/
[2] Elezioni europee: Istituto Toniolo, giovani e voto. Fra i temi emergenti … https://www.agensir.it/quotidiano/2024/6/4/elezioni-europee-istituto-toniolo-giovani-e-voto-fra-i-temi-emergenti-lavoro-al-primo-posto-immigrazioni-allultimo/
[3] I programmi elettorali dei partiti/ 1: Cosa resta del Green Deal. Pse e … https://www.eunews.it/2024/05/10/green-deal-programmi-elettorali-ue/
[4] I giovani e il voto europeo: più indecisi che disinteressati – Chiesa di Milano https://www.chiesadimilano.it/news/attualita/i-giovani-e-il-voto-europeo-piu-indecisi-che-disinteressati-2807210.html