Home Senza categoria La Wilhelm Gustloff: 10.000 persone morte nel naufragio. – A cura di Anna Cozzolino

La Wilhelm Gustloff: 10.000 persone morte nel naufragio. – A cura di Anna Cozzolino

da Davide De Stefano
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La Wilhelm Gustloff era una nave passeggeri della compagnia Kraft durch Freude (KdF) divenuta famosa per essere stata affondata da un sommergibile sovietico nel corso della seconda guerra mondiale, il 30 gennaio 1945 nel Mar Baltico. Il naufragio causò la morte di circa 10.000 persone divenendo il più grave mai registrato nella storia.
Fu varata nel 1937, ed era il gioiello della Kraft durch Freude (KdF) tedesca. Costruita dalla Blohm  Voss di Amburgo era lunga oltre 200 metri, per una stazza di 25.893 tonnellate. La KdF era alla dipendenze della DAF (Deutsche Arbeitsfront), la quale sostituendo i sindacati aveva lo scopo di controllare e guidare l’intera forza lavoro tedesca.
La nave, che originariamente doveva chiamarsi Adolf Hitler, prese nome da Wilhelm Gustloff, fondatore e capo della sezione elvetica del partito nazionalsocialista, assassinato il 4 febbraio del 1936 a Davos dallo studente ebreo David Frankfurter, che aveva deciso di compiere questo atto sperando di scuotere il popolo ebraico, esortandolo a combattere contro l’oppressione del nazismo.
La Gustloff era la nave ammiraglia della flotta KdF. Questa possedeva numerose altre navi, altrettanto grandi e famose, e con una storia analoga, ma la Gustloff era unica in quanto a lusso e sfarzosità. Numerose furono le crociere nell’Oceano Atlantico, nel Mar Mediterraneo e nei mari del Nord, alle quali partecipava la ricca borghesia tedesca.
Nel maggio del 1939, quattro mesi prima dell’inizio della seconda guerra mondiale, la Gustloff si affiancò ad altre quattro navi della KdF, la Robert Ley, la Der Deutsche, la Stuttgart e la Sierra Cordoba, ed infine la Oceana (non facente parte della KdF). Tutte queste navi avevano il compito di trasportare la legione Condor dalla Spagna alla Germania in seguito al successo nella guerra contro le forze repubblicane sconfitte dai nazionalisti franchisti. Arrivata nel porto di Vigo, scaricò molto materiale medico necessario alle organizzazioni di volontariato e sanitarie spagnole. Caricò poi 1.400 uomini e il 30 maggio del 1939, arrivata nelle acque tedesche, fu scortata nel porto di Amburgo in una parata di navi e manifestazioni di benvenuto.
Nel settembre del 1939, le forze armate tedesche trasformano ufficialmente la Gustloff in nave ospedale a disposizione della Kriegsmarine. Fu classificata in Lazarettschiff D, trovarono posto feriti tedeschi e di altre nazioni. L’uso di questa nave era strettamente monitorato e seguiva un rigido protocollo di procedure internazionali. Infatti, era completamente stata riverniciata di bianco, con una banda verde lungo tutta la carena su entrambi i lati, ed infine numerose croci rosse sul ponte, sul fumaiolo e sui lati. Su queste navi era proibito trasportare alcun tipo di materiale da guerra, sia offensivo sia difensivo, quindi nessun tipo di munizioni o armamento doveva essere caricato sulla Gustloff.
Il primo impiego della nave ospedale fu nella zona di Danzica al termine della campagna polacca. Rimase alla fonda nella baia per molte settimane, e supportava le numerose operazioni di guerra nella zona di conflitto sovietica, infatti tutti i soldati feriti venivano portati sulla Gustloff.
Dal maggio del 1940 fino al luglio dello stesso anno, la Gustloff era in servizio nella zona di Oslo in Norvegia, come ospedale galleggiante durante la campagna di Norvegia. Lasciò Oslo con a bordo 560 tra feriti e passeggeri.

 

Durante l’estate del 1940, alla Gustloff venne ordinato di prepararsi per le operazioni di invasioni dell’Inghilterra, ma tale invasione fu cancellata. Ancora una volta salpò allora da Oslo con altri 414 feriti.

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