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LA VESPUCCI RITORNA A CASA

da Davide De Stefano
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L’Amerigo Vespucci, una delle navi scuola vanto della marineria italiana, sarà nel porto di Castellammare di Stabia giovedì 5 e venerdì 6 ottobre.

Un ritorno a casa per una delle navi più belle del mondo, che per due giorni sarà ormeggiata al largo della nostra costa, quasi come una “guardiana” della nostra tradizione e della storia centenaria dei nostri cantieri.

 Costruita nel 1925 per sostituire un’omonima nave che fu posta in disarmo nel 1928 e ormeggiata nel porto di Venezia per ospitare gli orfani dei marinai e i bambini veneti senza genitori né casa, fu progettata insieme alla sua “gemella” Cristoforo Colombo, un’unità della Regia Marina usata per la formazione degli ufficiali fino alla fine della seconda guerra mondiale.
A bordo di entrambi i velieri si tenevano crociere nel Mediterraneo e nell’Atlantico durante tutto il corso del conflitto, al termine del quale, per via di accordi internazionali, la Colombo fu ceduta all’URSS come risarcimento dei danni di guerra.
La Vespucci è stata dunque l’unica nave-scuola a vela della Marina Militare Italiana dal 1946 al 1952, anno in cui fu affiancata dal brigantino Ebe e, in seguito, dal veliero francese ribattezzato Palinuro.
Attualmente l’Amerigo Vespucci è il più anziano veliero della Marina ancora in servizio e conserva intatte le sue antiche tradizioni: le vele sono in tela olona, le cime sono di materiale vegetale, le manovre vengono effettuate con il timone a mano e gli ordini a bordo sono impartiti dal comandante con i fischietto, tutto in perfetto stile militare.

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