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Tutto quello che c’è da sapere sulla COP27 tra risvolti positivi e controversie.
a cura di Elisabetta Rota
Cos’è la COP?
È la Convenzione Quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici, vuol dire “Conferenza delle parti” in quanto oltre agli Stati vi possono partecipare anche ONG, multinazionali e banche. Tale conferenza quest’anno si è tenuta dal 6 al 18 novembre a Sharm el-Sheikh sotto la presidenza dell’Egitto. È il più importante appuntamento dell’anno dedicato alla lotta alla crisi climatica e si è concentrato su argomenti come la mitigazione (cioè la riduzione delle emissioni dei gas che cambiano il clima) e il “Loss and damage.”
Il Loss and damage
Una novità di grande importanza, introdotta nei primi giorni della COP27, è stata proprio la discussione sul “Loss and damage” ovvero i finanziamenti dei danni climatici e il rimborso che i paesi più ricchi devono a quelli in via di sviluppo per i danni subiti da una crisi che non hanno contribuito a creare. Secondo “l’accordo di Parigi” del 2015, infatti, le Nazioni più sviluppate dovrebbero coprire le perdite e i danni del riscaldamento globale degli stati meno sviluppati attraverso un fondo da 100 miliardi di dollari all’anno; tale obiettivo però non è stato raggiunto in quanto attualmente gli stati in via di sviluppo ricevono circa 74.3 miliardi l’anno. Trattare tale argomento ad un evento significativo come la COP ha permesso di attirare nuove attenzioni e di riportare in alto un tema troppo a lungo accantonato.
La COP27 è ambientalismo di facciata?
Non sono mancate le critiche, a partire da Greta Thunberg che ha accusato la Conferenza di greenwashing! L’evento, come precedentemente scritto, si è tenuto in Egitto ovvero un paese terzo al mondo per numero di esecuzioni e violazioni dei diritti e nel quale le leggi in vigore impediscono agli ambientalisti locali di diffondere senza permesso notizie considerate politiche. Per protestare, infatti, bisognava chiedere autorizzazioni e fornire i propri dati personali alle autorità e non è stato organizzato il solito forum di discussione con i cittadini per evitare che verità scomode uscissero allo scoperto. Inoltre la Cop27 è stata sponsorizzata da: Coca-Cola ovvero “il primo inquinatore mondiale per la plastica, che produce 120 miliardi di bottiglie usa e getta ogni anno” come afferma Greta Thunberg su Twitter e da Eni cioè una delle industrie più inquinanti al mondo e che detiene la maggior parte dei suoi giacimenti proprio in Egitto.
Cosa ci rimane?
Attraverso la COP di quest’anno sono molti i temi (e i governi) che ne hanno giovato, acquistando visibilità e maggiori attenzioni, ma non sono mancate le controversie che hanno messo in serio dubbio la funzionalità dell’evento e i buoni intenti di coloro che vi hanno preso parte. Ciò che ci lascia tale Conferenza è l’impegno a fare di più per l’ambiente e a prendere coscienza di quanto un mondo sano sia sinonimo di civiltà e umanità sane.
Fonti
Amnesty International
The Guardian