Il Golfo di Napoli, una delle insenature più affascinanti e antropizzate del Mediterraneo occidentale, è da sempre al centro di sfide ambientali legate all’inquinamento e alla tutela della biodiversità marina.
Per rispondere a queste problematiche e comprendere meglio l’impatto dell’uomo sugli ecosistemi marini, Fondalicampania lancia Kayak Watch, un progetto di monitoraggio partecipativo che coinvolgerà cittadini, volontari ed esperti nella raccolta di dati sul benthos (gli organismi che vivono sul fondale) e sul plancton, elementi chiave per valutare la salute delle nostre acque.
Il progetto è sostenuto dal Corpo Europeo di Solidarietà e unisce tecnologie di rilevamento scientifico e citizen science, avvalendosi dell’aiuto di volontari del territorio con età inferiore ai 30 anni, promuovendo la partecipazione attiva della comunità locale nella tutela del mare.
L’importanza del monitoraggio ambientale
Dal 2014 Fondalicampania Aps, si è fatta promotrice di numerosi progetto di monitoraggio ambientale che riscuotono un grande successo in termini di partecipazione da parte dei giovani del territorio, basti citare il progetto Sentinelle del mare piuttosto che Mare Lab. Con il nuovo progetto Kayak Watch si apre un nuovo capitolo di questo percorso di Citizen science
Benthos e plancton: sentinelle dello stato di salute del mare
L’inquinamento e i cambiamenti climatici hanno un impatto diretto sugli ecosistemi marini. In particolare:
•Il benthos, ossia le comunità di organismi che vivono sui fondali, risente della qualità dell’acqua e dei livelli di contaminazione. Alcune specie possono indicare un ambiente sano, mentre altre, più resistenti, sono tipiche di habitat inquinati.
•Il plancton, fondamentale per la catena alimentare marina, reagisce rapidamente ai cambiamenti ambientali. La sua distribuzione e composizione possono rivelare molto sullo stato delle acque e sulle alterazioni dell’ecosistema.
Monitorare questi elementi significa avere una fotografia chiara della qualità del mare e dei suoi cambiamenti nel tempo.
Metodologia di monitoraggio
Monitoraggio del benthos
Per lo studio del benthos verranno utilizzate tecniche di rilevamento già consolidate dall’associazione, tra cui:
•Quadrato di campionamento (1m x 1m) per il rilievo fotografico delle specie bentoniche.
•Immersioni in apnea con action cam per documentare le comunità presenti sui fondali.
•Registrazione GPS per monitorare le variazioni stagionali in specifici punti del Golfo.
Le analisi saranno condotte in quattro località chiave: Portici, San Giovanni, Ercolano e Torre del Greco, tuttavia non si escludono nuove località in aggiunta alle citate alo scopo di arricchire il volume di dati raccolti.
Monitoraggio del plancton in kayak
L’innovazione principale del progetto è l’utilizzo dei kayak per il campionamento del plancton. Questo metodo permette di coprire ampie aree costiere in modo ecologico e poco invasivo.
Il campionamento avverrà mediante:
•Rete manta trainata dai kayak per raccogliere il plancton superficiale.
•Sensori ambientali per misurare parametri come temperatura, salinità e ossigeno disciolto.
•Microscopi e stereoscopi per l’analisi delle specie raccolte in laboratorio.
I percorsi dei kayak seguiranno transetti predefiniti di circa 1 km, con due kayak operativi a distanza variabile dalla riva.
Un progetto di citizen science aperto a tutti
Uno degli obiettivi principali di Kayak Watch è il coinvolgimento della comunità locale attraverso un programma di monitoraggio partecipativo e divulgazione scientifica. Il progetto prevede:
- Formazione dei volontari con lezioni teoriche e attività pratiche in mare.
- Eventi di monitoraggio aperti al pubblico per coinvolgere cittadini e amministrazioni locali.
- Collaborazione con le scuole per integrare il progetto nei programmi didattici e sensibilizzare le nuove generazioni.
- Mostre fotografiche e incontri divulgativi per condividere i risultati delle ricerche.
- Un anno di ricerca e sensibilizzazione
KayakWatch avrà una durata di 12 mesi, con un programma ben strutturato che alternerà fasi di formazione, raccolta dati, analisi e divulgazione.
Al termine del progetto, i risultati saranno raccolti in un saggio scientifico divulgativo e presentati in un evento pubblico che coinvolgerà cittadini, istituzioni e centri di ricerca del territorio.
Questo è solo l’inizio: vogliamo creare una rete di monitoraggio costante e partecipativa, in cui ogni cittadino possa diventare custode e difensore del proprio mare.
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