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In Italia ogni cittadino consuma 220l d’acqua al giorno

da Elisabetta Rota
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Secondo la ricerca “Un sistema che fa acqua: lo stato delle acque in Italia” di Eurispes, l’Italia è il paese europeo che consuma più acqua. Ogni persona utilizza circa 220l pro capite, quasi 13 miliardi in appena 24 ore. Un consumo medio per persona di acqua potabile che supera la media europea di 123.

Le regioni in cui si consuma più acqua

Analizzando più nel dettaglio la ricerca sopra citata, si nota come le regioni che consumano più acqua siano quelle del Nord, ad eccezione del Veneto. Solo in Valle d’Aosta vengono utilizzati 483 litri d’acqua per singolo abitante ogni giorno. I consumi più bassi, invece, si registrano in Puglia con 155 litri al giorno per persona, in Umbria con 166 litri, in Toscana con 171 litri e in Basilicata con 179 litri. Dati che restano comunque troppo alti e immotivati.

La cattiva gestione dell’acqua

In merito ad un così elevato consumo dell’acqua hanno condotto una ricerca Finish e YouGov, rimarcando come il 78% degli italiani sottovaluti le giuste abitudine relative ad un adeguato consumo dell’acqua. Il 32% non controlla regolarmente eventuali perdite d’acqua in casa, il 29% non utilizza la lavatrice a pieno carico e solo il 39% utilizza la lavastoviglie, elemento che permetterebbe di risparmiare fino a 110 litri d’acqua al giorno.

Quali sono le conseguenze per il mare?

Ciò che molti ignorano sono le conseguenze di tale spreco sulla siccità. Il consumo eccessivo e spropositato di acqua potabile aggrava il problema della scarsità idrica, portando a una riduzione delle riserve di acqua dolce e accelerando fenomeni di siccità. Questo squilibrio influisce negativamente anche sugli ecosistemi marini. Infatti, la mancanza di afflussi d’acqua dolce nei fiumi e laghi, che poi si riversano in mare, altera il delicato equilibrio tra acqua dolce e salata. Causando, così, cambiamenti nelle correnti marine e minacciando la biodiversità costiera. Inoltre, la riduzione delle acque dolci riduce la diluizione naturale degli inquinanti che raggiungono il mare, peggiorando la qualità delle acque marine e l’habitat di numerose specie.

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