Un polpo era uscito dalla tana e si aggirava in cerca di conchiglie. Ma doveva stare attento, perché il luogo era pieno di granchi. Dalla penombra di un anfratto, l’osservava una cernia sonnacchiosa.
Il polpo era molto affamato, lo si capiva dal fatto che continuava a perlustrare la zona. La cernia notava che il polpo cambiava aspetto, a seconda del tipo di scoglio o di flora su cui cercava del cibo; e ne divenne invidiosa. Pensò:
“Ma pecché isso ‘o po fa e ie no?”, e si diresse verso il polpo.
Purtroppo per lei, non fece neanche in tempo ad uscire interamente dall’anfratto che fu infilzata da un arpione sparato da un subacqueo.
Morale. Bisogna sempre rispettare la natura, che ci ha fatto nascere secondo precise caratteristiche.
Da “Favole di fondalicampania.com”
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