Home Tutela Ambientale Il negazionista Zedlin è il nuovo capo dell’EPA. Una minaccia per la salute del pianeta ?

Il negazionista Zedlin è il nuovo capo dell’EPA. Una minaccia per la salute del pianeta ?

da Davide De Stefano
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L’annuncio della nomina di Lee Zeldin alla guida dell’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) da parte del presidente eletto Donald Trump ha sollevato preoccupazioni e aspettative contrastanti. Questo articolo esplora i possibili scenari futuri per le politiche ambientali americane, considerando il contesto politico e le priorità delineate dalla nuova amministrazione.

Un ritorno alla Deregolamentazione?

Zeldin ha chiarito il suo approccio favorevole al mondo degli affari, dichiarando l’intenzione di ridimensionare regolamenti considerati eccessivamente onerosi per le imprese. Tra i settori potenzialmente colpiti vi sono:

Veicoli elettrici: potrebbe rallentare l’espansione dell’infrastruttura per la mobilità sostenibile.

Energia pulita: rischi per i programmi di transizione verso fonti rinnovabili, come l’eolico e il solare.

Regolamentazioni sulle emissioni: possibili modifiche ai limiti per le emissioni di metano e gas serra da parte dell’industria energetica  .

Queste misure, secondo i sostenitori, potrebbero stimolare la crescita economica e rafforzare la competitività energetica americana, ma al costo di un potenziale impatto negativo sulla qualità dell’aria e sul cambiamento climatico.

Il ruolo del Congresso e delle leggi esistenti

Con il Congresso controllato dai repubblicani, Zeldin potrebbe avere il sostegno legislativo per modificare alcune normative ambientali. Tuttavia, leggi come l’Inflation Reduction Act, che incentivano le energie rinnovabili, saranno difficili da abrogare, data la loro popolarità anche in stati a guida repubblicana .

Conseguenze Globali

La posizione degli Stati Uniti come leader globale nella lotta al cambiamento climatico potrebbe essere compromessa. Un approccio meno rigoroso alle politiche ambientali rischia di rallentare la cooperazione internazionale su questioni cruciali come l’accordo di Parigi e la transizione energetica globale  .

Un futuro incerto

Nonostante le critiche, Zeldin ha un record legislativo misto, avendo sostenuto iniziative locali per la protezione di risorse naturali, come l’isola di Plum e la rimozione di sostanze tossiche (PFAS) dall’acqua potabile. Queste azioni indicano che alcune politiche di conservazione potrebbero rimanere una priorità, almeno a livello regionale .

Conclusioni

L’impatto della leadership di Zeldin dipenderà dall’equilibrio tra esigenze economiche e tutela ambientale. Tuttavia, gli Stati Uniti rischiano di perdere terreno nella corsa globale alla sostenibilità. Sarà cruciale monitorare le prime mosse dell’EPA e il dialogo tra governo, imprese e società civile per comprendere il reale impatto di questa nuova era per l’ambiente.

Quali sono le tue opinioni sul futuro delle politiche ambientali americane? Condividile nei commenti!

Foto anteprima CNBC

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