Fino ad oggi il percorso per l’apertura del Molo San Vincenzo, una passeggiata di due chilometri e mezzo nel mare che bagna Napoli, è stato lentissimo. Una battaglia durata quindici anni ma senza sbocchi, causa la resistenza a concedere il passaggio da parte della Marina Militare, proprietaria del primo tratto.
Mentre la Marina rafforzava la propria posizione su Napoli, il Porto ha vissuto tra abbandono e commissariamenti uno stallo di ben otto anni
Ma adesso finalmente il traguardo s’intravede con una collaborazione tra l’International Propeller Club di Napoli ed il Comando logistico della Marina Militare. L’obbiettivo? Riaprire il pontile borbonico entro la prossima primavera. Ad annunciarlo, il sindaco Luigi De Magistris, l’ammiraglio della Marina Raffaele Caruso e il contrammiraglio Antonio Basile.
Negli ultimi tempi, grazie al cluster marittimo-portuale napoletano, che ha svolto un’opera di supplenza rispetto allo stallo dell’Autorità portuale, il dialogo è ripreso su nuove basi, dunque, si comincia a correre verso l’obiettivo: restituire ai napoletani e ai turisti uno degli scorci più belli e più sconosciuti del Golfo. Un angolo di terra ricavato sull’acqua dal quale Napoli si mostra in tutta la sua bellezza bifronte: quella dal mare e quella del mare.
San Vincenzo può diventare un’area aperta alla città e alle attività marittime: ci sono mille metri di banchina per sviluppare e allargare il Porto, e poi una serie di spazi che potrebbero ospitare botteghe artigiane, eventi teatrali, sportivi e musicali. Si è anche avanzata l’idea di un taxi boat che faccia tappa anche al vicino Borgo Marinari. Ma sono decisioni che spettano al sindaco e al nuovo presidente del Porto, Pietro Spirito.
La vittoria è vicina, e il traguardo finalmente s’intravede!