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IL MARE NEGLI AFORISMI di Prof. Peppe Volpe

da Davide De Stefano
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Per chi non lo sapesse, l’aforisma è un breve pensiero scritto in cui si condensa una saggezza, un’ironia, una battuta, una nostalgia, che comunque ci strappa una riflessione. L’aforisma dice moltissime cose in pochissime parole. 
Ecco di seguito qualche esempio, per gli amici di “fondalicampania.com”.

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Cominciamo con un autore napoletano, l’arguto Erri De Luca:
“I gesti del nuoto sono i più simili al volo. Il mare da’ alle braccia quella che l’aria offre alle ali; il nuotatore galleggia sugli abissi del fondo.”
“Sul mare non è come a scuola, non ci stanno i professori. Ci sta il mare e ci stai tu. E il mare non insegna, il mare fa’, con la sua maniera.”
“Si ottiene dal mare quello che ci offre, non quello che vogliamo. Le nostre reti, coffe, nasse, sono una domanda. La risposta non dipende da noi, dai pescatori.”
A proposito di pescatori, eccone uno di Fabrizio De André, forse memore di quella che certamente è una delle sue più belle canzoni,
“Il pescatore”:
“I pescatori hanno la faccia solcata da rughe che sembrano sorrisi, e qualsiasi cosa tu gli confidi, l’hanno già saputa dal mare.”
E giacché siamo capitati nell’ambito poetico, diamo senz’altro indugio
“libero sfogo” alle voci di… alcuni specialisti in materia.
Kahil Gibran:“Ho conosciuto il mare meditando su una goccia di rugiada.”
J. L. Borges: “Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare.”
Alexander Pope: “Il mare unisce i paesi che separa.”
F. G. Lorca: “Il mare/Sorride da lontano/Denti di spuma/Labbra di cielo.”
Eugenio Montale:
“Sotto l’azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va; né sosta
mai: perché tutte le immagini portano scritto < più in là >.”
Pablo Neruda: “Mi feci tante domande che andai a vivere sulla riva del
mare e gettai le risposte per non litigare con nessuno.”
N. Hikmet: “Il più verde dei mari è quello che non navigammo.”
Quest’ultimo aforisma, uno dei miei preferiti, può forse far pensare al
noto detto “l’erba del vicino è sempre più verde”. Però, l’autore in questione quando parla di mare lo fa’ in maniera esemplare. Prendete questa sua poesia e ditemi se non rispecchia le vostre precise sensazioni
che vi colgono dopo aver trascorso una giornata al mare.
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po’ della tua ghiaia
un po’ del tuo sale azzurro
un po’ della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po’ più di speranza
eccoci con un po’ più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.

Di Prof. Peppe Volpe

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