Scie bianche in superficie: Il Golfo di Napoli è uno dei luoghi più importanti al mondo, culla della cultura Partenopea e ambita meta turistica.
Il mare rappresenta la principale risorsa del nostro territorio e merita un attenzione maggiore da parte degli organi competenti.
Numerosi cittadini hanno segnalato un fenomeno che ad oggi non ha ancora una spiegazione, probabilmente riconducibile allo sversamento di materiale inquinante attraverso canali di sfogo abusivi, tuttavia non si esclude che possa essere un fenomeno naturale dovuto alla riproduzione di un particolare tipo di alga.
Ecco cosa scrive Francesco Emilio Borrelli consigliere comunale dei Verdi sul suo profilo Facebook :
Singolare fenomeno nel golfo di Napoli, il mare è invaso da una serie di macchie striate:“Inciviltà e sversamenti tossici stanno rovinando la qualità del nostro mare, abbiamo inviato una segnalazione all’Arpac. Chiederemo all’assessore regionale all’ambiente di attivare una task force con l’agenzia e la Capitaneria di Porto per monitorare gli scarichi a mare”
“Diversi cittadini ci hanno inviato delle segnalazioni circa uno strano fenomeno che si sta verificando all’interno del golfo di Napoli e che può essere evinto con facilità percorrendo il tratto di costa a bordo di un aliscafo o di un traghetto. Il mare è invaso da una serie di macchie striate che si estendono da Posillipo fino al canale di Procida. Una situazione che, a nostra memoria, non si era mai verificata in passato ma che è pienamente rappresentativa degli effetti causati da inciviltà e sversamenti tossici”. La denuncia arriva dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Da inizio anno abbiamo denunciato a più riprese gli sversamenti tossici, a partire da quanto accadde a gennaio nel porticciolo di Mergellina fino ad arrivare all’ultimo caso di poche settimane fa a Riva Fiorita. L’inquinamento marino rappresenta un problema grave e attuale che può tramutarsi in un nocumento anche sul piano economico.
Il nostro mare rappresenta un asset fondamentale del comparto turistico e non possiamo permetterci di ridurlo ad una discarica. L’approssimarsi della stagione estiva, tra l’altro, impone una valutazione a strettissimo giro della problematica”. “Per tale ragione – prosegue Borrelli – abbiamo inviato una segnalazione all’Arpac circa questo singolare fenomeno. Allo stesso tempo abbiamo chiesto all’assessore regionale all’ambiente Bonavitacola di valutare la possibilità di attivare una task force con l’agenzia e la Capitaneria di Porto per il monitoraggio degli scarichi a mare”.
I volontari di Fondalicampania sono in contatto con la Capitaneria e il comune di Napoli per fornire il proprio sostegno, nelle prossime ore potremmo essere più precisi sull’evolversi delle misure di difesa ambientale messe in campo.