Dopo due anni di lavoro, centinaia di incontri , riunioni e studi, lo scorso 5 giugno molte associazioni del territorio Nazionale Italiano hanno citato in giudizio lo Stato Italiano perchè incapace di fornire adeguate risposte alle richieste di tutela ambientale.
La campagna Giudizio Universale , qui il link, è nata con l’intento di intentare una causa allo Stato Italiano per ragioni di carattere ambientalista
Attualmente il gruppo di associazioni partecipanti sono oltre 100 e ricoprono tutto il territorio Nazionale.
Dal sito ufficiale di Giudizio Universale è possibile apprendere come è cominciata questa avventura e qual’è lo scopo:
Siamo uomini e donne che portano avanti ogni giorno piccole e grandi battaglie per l’ambiente, per il clima e per i diritti. Siamo consapevoli che ci resta troppo poco tempo per salvarci e per salvare il Pianeta.
Come milioni di altre persone in tutto il mondo ci mobilitiamo per chiedere giustizia sociale, ambientale e climatica, consapevoli che i cambiamenti del clima si traducono sempre più in disuguaglianze e violazioni di diritti umani fondamentali.
Dalle coste del sud alle montagne del nord, tanti e tante si sono uniti a noi in questi anni.
Constatiamo che il nostro Paese non sta facendo abbastanza per tutelarci, e abbiamo deciso per questo di citarlo in giudizio, intentando un’azione legale che lo vincoli a fare di più e meglio.
La nostra causa, la prima azione climatica promossa contro lo Stato italiano, ha preso il via il 5 giugno 2021, a nome di più di 200 attori, tra cittadini e cittadine, minori e associazioni.
Se condividi la nostra battaglia per la giustizia climatica unisciti a noi firmando l’appello per dire che questa è anche la tua causa!
Perché una causa al Governo Italiano? (Quaderno di sintesi dell’azione legale)
Il cambiamento climatico antropogenico è ormai noto e riconosciuto dalla giurisprudenza italiana sia come conseguenza delle attività di emissioni di gas serra sia come problema di necessaria riduzione ed eliminazione delle stesse da parte dello Stato.
Infatti, i giudici italiani sono consapevoli tanto dell’esistenza del fenomeno, quanto del ruolo centrale dello Stato nel contrastarlo e della gravità dei suoi effetti nel godimento dei diritti umani.
continua a leggere il quaderno di sintesi dell’azione legale
Se anche sei un cittadino o un’ associazione e vuoi aderire all’iniziativa clicca qui
Lo Stato Italiano non ha ancora adeguato la sua agenda politica verso una nuova forma di economia circolare, malgrado i numerosi appelli delle associazioni ambientaliste, sia nazionali che internazionali.
C’è ancora molta strada da fare per garantire la salute del nostro patrimonio naturale sia terrestre che marino, ma senza il giusto supporto da parte del governo la lotta al degrado ambientale è irrisolvibile.
Lo Stato Italiano ha nelle mani il futuro nostro e dei nostri figli nelle sua mani, on possiamo più aspettare bisogna agire adesso.
Anche l’associazione Fondalicampania ha aderito all’iniziativa firmando la petizione e aderendo al percorso di tutela legale contro lo Stato, leggi la lista delle associazioni aderenti cliccando qui
Se anche tu fai parte di un associazione o la rappresenti, partecipa a questo percorso saremo lieti di averti con noi.