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G7 e la lotta al cambiamento climatico: perplessi gli ambientalisti

da Davide De Stefano
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Il recente vertice del G7 ha visto i leader dei sette paesi più industrializzati del mondo impegnarsi in discussioni cruciali su tematiche ambientali, energetiche e climatiche, ma gli ambientalisti sono parzialmente soddisfatti. Tra le decisioni più rilevanti vi sono l’uscita dal carbone entro il 2035 e l’incremento della capacità di accumulo di energia. Il documento finale del vertice ha confermato gli impegni precedenti e ha iniziato a concretizzare questi obiettivi ambiziosi.

Gli Accordi del G7 sulla decarbonizzazione

Il G7 ha raggiunto una serie di accordi chiave volti a ridurre le emissioni di carbonio e promuovere le energie rinnovabili:

I paesi del G7 si sono impegnati a eliminare gradualmente la produzione di energia elettrica da carbone entro il 2035, o in un periodo compatibile con l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C. Entro 9-12 mesi prima della COP30 del 2025, i paesi del G7 presenteranno nuovi piani di riduzione delle emissioni (NDCs), dimostrando il massimo livello di ambizione.

Inoltre viene rimarcato l’impegno a triplicare la produzione di energia rinnovabile entro il 2030, un passo fondamentale per la transizione energetica.

Le Reazioni degli Ambientalisti al G7

Le reazioni degli ambientalisti ai risultati del vertice del G7 sono state variegate, riflettendo una combinazione di soddisfazione e critiche:

Gli ambientalisti hanno accolto positivamente alcuni impegni del G7, come l’eliminazione graduale del carbone entro il 2035, la triplicazione della produzione di energia rinnovabile entro il 2030 e la creazione di un Hub per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Tuttavia,  arrivano critiche riguardo al fatto che il comunicato finale non menzionasse l’abbandono di altri combustibili fossili oltre al carbone, ritenendo questa omissione incompatibile con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. Inoltre, alcuni ambientalisti hanno lamentato l’assenza di riferimenti alla lotta contro la fame nel mondo.

L’argomento che preoccupa maggiormente i sostenitori dell’ambiente riguarda soprattutto la promozione della fusione nucleare , argomento che ha suscitato preoccupazioni tra alcuni ambientalisti, che non la considerano una soluzione sicura e pronta per il mercato. In generale, gli ambientalisti hanno auspicato un impegno maggiore da parte del G7 nella lotta ai cambiamenti climatici, chiedendo impegni più chiari e concreti per l’eliminazione dei combustibili fossili e l’accelerazione della transizione energetica.

Conclusioni

Il vertice del G7 ha segnato un passo importante nella lotta contro i cambiamenti climatici, con l’adozione di misure ambiziose per la decarbonizzazione e la promozione delle energie rinnovabili. Tuttavia, le critiche degli ambientalisti evidenziano la necessità di un impegno ancora più deciso e comprensivo per affrontare efficacemente la crisi climatica globale. Mentre alcuni progressi sono stati fatti, resta ancora molto da fare per garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta.

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