Qualche mese fa, l’entusiasmo del progetto fondalicampania,commi fu illustrato da Davide De Stefano. L’appassionato racconto, le ferventi idee che egli poco a poco mi descriveva, si scontravano, lo ammetto, con una amara punta di scetticismo: lui Giampaolo Iacomino e Giacomo Torre avevano realmente deciso di unire il loro comune sforzo al fine di riportare allo splendore la riscoperta di meravigliosi, quanto spesso poco noti, tratti della costa dei golfi di Napoli e Salerno. Un ambizioso progetto, nato dalla passione per il mare di questi tre giovani uomini che, con lo sguardo sul mare e protetti da Poseidone, sono cresciuti. Fondalicampania.comrappresenta una eccezionalità sotto diversi punti di vista: non è un’associazione che mira al guadagno, non è nata con scopi politici ma si assume l’onorevole compito di sensibilizzare i propri conterranei, ma non solo, nel riconoscere la ricchezza di questo mare. Dei neoromantici che Goëthe avrebbe apprezzato di certo. L’immaginazione ha lasciato spazio al reale e mai più vero fu il detto per il quale “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”… che, tuttavia, ha concretizzato la nascita del progetto…
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L’arrivo della bella stagione ha coinciso con le prime attività di Fondalicampania, alla riscoperta di
spiagge, coste e fondali dimenticati o non conosciuti dai più. Escursioni in barca, snorkeling, pesca subacquea, insomma, una comunione con la natura costiera napoletana e salernitana che ha stupito molti. Con base ad Ercolano, Fondalicampania sta riportando a nuovi fasti piccole gemme marine, con l’obiettivo futuro di restituire alla comunità ciò di cui, troppo a lungo, ha fatto a meno: il mare. Il motto dell’associazione “Orgogliosi del nostro mare” rispecchia tale intento.
Sul finire di questa strana estate, anche la sottoscritta, come “travolta da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, ha goduto della possibilità di scoprire incantati luoghi della costa campana, in una sorta di piccola caccia al tesoro. Con due dei fondatori dell’associazione, Davide e Giampaolo, insieme con altri appassionati amici, son stata fortunata partecipante a due iniziative dell’associazione. La prima è consistita nella partenza in gruppo alla volta della località di Erchie, piccolo borgo marinaro di Maiori (Sa), che, incastonato tra insenature rocciose, non ha smesso di stupire quando, grazie ad una breve traversata in barca, si è rivelato quale magico luogo creato dalla natura.
L’arrivo, infatti, alla piccola Spiaggia di Glauco, toglie il fiato…
la piccola baia, intitolata al figlio di Poseidone, si svela un paradiso per i pochi che giungono sul suo suolo, via mare, grazie al lavoro di Gennaro e Ignazio, due lupi di mare, dal fascino hippie e senza tempo. Già percorrendo il tragitto a bordo della loro barca, su cui sventola la bandiera di Fondalicampania, i colori dello specchio di mare antistante Erchie lasciano presagire la preziosità di quel luogo.
Attraccando e divenuti fortunati ospiti della spiaggetta di Glauco, si ha la sensazione di esser parte di qualcosa di unico, inspiegabilmente emozionante. La piccola baia, mai affollata, permette di godere pienamente delle sue ricchezze: una sorta di luogo epico, circondato da un cristallino mare che si lascia scoprire in tutto il suo splendore. Sin da subito, gli affezionati di Fondalicampania, hanno potuto
lanciarsi alla scoperta dei ricchi fondali, che non smettono mai di sorprendere chi li indaga. La giornata, organizzata secondo i criteri di Fondalicampania, si è rivelata doppiamente arricchente, sia da un punto di vista naturalistico che umano. Lo spirito con cui l’associazione organizza i propri eventi e le proprie escursioni, potrebbe quasi definirsi “emozionale” in quanto non rincorre ritmi pressanti al fine di portare a termine un lungo programma di gita convenzionale, lasciando il passo, invece, alla scoperta graduale e personale dei luoghi visitati La giornata di domenica 25 agosto si è svolta all’insegna del relax, delle immersioni
subacquee e della condivisione di esperienze, idee ed opinioni che rivelano anche il differente approccio con il mare che ognuno di noi ha. E nuotando in quelle cristalline acque su cui Glauco ha posto la propria protezione, si arriva a perdere la cognizione dello spazio e del tempo… in un mare dalla straordinaria limpidezza nel quale si riversa la forza della parete di rocce che a strapiombo hanno creato la piccola insenatura: un’immagine che, dal mare, fissa nella propria mente un’indescrivibile sensazione di unicità. Ci si sente come influenzati dalla primordiale azione della Natura a cui non si può sfuggire ma, da cui, altrettanto naturalmente, ci si lascia soggiogare. Un luogo che non si smetterebbe mai di abitare, anche quando, sin dalle prime ore del pomeriggio, l’orografia cela dai raggi di sole, mentre ai cristallini colori di giada e turchese del fondo marino si sostituiscono gli intensi blu. In una di quelle giornate che ti lascia la voglia di mare dentro, con Fondalicampania succede che le sorprese non finiscono mai…
Tanto che l’associazione ha organizzato, in una manciata di ore, il primo evento in notturna. Un piccolo gruppo, di cui ho avuto l’onore di far parte, nella serata di lunedi 26agosto, è partito nuovamente alla volta di Erchie. Giunti in loco, l’originalità che premia sempre le menti di Fondalicampania, ha permesso di raggiungere la spiaggetta non con la istituzionale barca di Erchie, ma con due pedalò, carichi del necessario per trascorrere la notte nella baia. Ad attenderci una soave calma, che ci ha posti in un elitario rapporto con il luogo, in cui a farci compagnia erano le deboli onde, le luci di Salerno in lontananza e le stelle. Falò d’ordinanza, chitarra, armonica, percussioni e strumenti della tradizione latinoamericana, un sorso di ottimo rum e qualche spiedino di carne, hanno creato il giusto mood per iniziare quella che si sarebbe rivelata una notte entusiasmante.
La semplicità dello stare insieme, del condividere suoni, ricordi, emozioni e parole hanno chiarito quanto non fosse necessario altro che ciò che avevamo a disposizione: gioia, relax e voglia di godere della ricchezza di un luogo che, come tanti, in queste zone, non è valorizzato. Al ritmo di blues, jazz, bossanova e risate, la notte è trascorsa in un caldo clima che non ha raffreddato né gli animi né i corpi… ancora una volta, noi e la spiaggia eravamo come uniti in una sorta di mistica fusione. Un paio d’ore prima dell’alba, mentre qualcuno del gruppo incessantemente continuava a pescare, il sonno ha fatto preda noialtri… tuttavia… è bastato che l’albeggiare riportasse la luce del primo sole sui nostri visi, sino ad allora illuminati dal fuoco e dalle stelle, che non abbiamo resistito al rito del nascere di un nuovo giorno.
Emozioni pure, come puri ed incontaminati ci apparivano quei luoghi, seppur già noti… la delicata luce che lasciava scoprire ai nostri occhi nuovi punti di vista ci ha come presi per mano e delicatamente riportati alla veglia.
Un nuovo giorno era lì davanti a noi, sino ad allora coperti da un manto di stelle e dalla parete di rocce. Momento unico e straordinario è stato quando irresistibilmente abbiamo ceduto al chiarore delle acque e con lenti e soavi movimenti abbiamo conquistato il mare di Glauco che ci ha accolto in un caldo abbraccio, capace di rigenerare i nostri spiriti ed i nostri animi.
Un’atea come me, se avesse creduto nell’Eden, in quell’attimo ne avrebbe avuto la visione…
A malincuore, dopo aver raccolto tutta l’attrezzatura, ripreso possesso dei pedalò, siamo tornati alla spiaggia del borgo, in una sorta di viaggio fantastico: mentre il resto delle persone si appropriava del mattino, della spiaggia e di una nuova giornata di mare, a noi pareva di aver lasciato un luogo speciale, unico, destinato a chi, come noi, aveva cercato e trovato, un modo straordinario di vivere il contatto con quei posti. Rientrati in città, la sensazione di aver vissuto un’esperienza incomparabile ha accomunato ancor più il gruppo di partecipanti, lasciando a me, che in questo luogo son solo di passaggio, immagini, suoni ed emozioni indelebili.
A cura di Azzurra Immediato
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