Home Attualità Fondali marini in pericolo a causa delle estrazioni. Greenpeace propone una raccolta firme

Fondali marini in pericolo a causa delle estrazioni. Greenpeace propone una raccolta firme

da Davide De Stefano
0 commento

I fondali marini in pericolo: l’allarme per le miniere negli abissi

Negli ultimi tempi, una nuova minaccia si sta facendo strada negli abissi oceanici: l’estrazione mineraria nei fondali marini. Un pericolo silenzioso, ma molto concreto, che rischia di danneggiare in modo irreversibile ecosistemi ancora incontaminati.

Una delle aziende coinvolte è The Metal Company, una società mineraria canadese che vuole iniziare a scavare nei fondali del Pacifico alla ricerca di metalli preziosi come nichel, cobalto e manganese. Per farlo, sta cercando di aggirare le norme internazionali, trattando direttamente con l’amministrazione Trump per ottenere il via libera.

Cosa significa tutto questo?

Immaginiamo dei giganteschi caterpillar che frugano nel buio degli abissi, sollevando nuvole di detriti e disturbando habitat delicati che da sempre vivono nel silenzio e nella completa oscurità. È l’incubo del Deep Sea Mining: una nuova industria che potrebbe causare la perdita di biodiversità e la distruzione di ecosistemi unici, ancora poco conosciuti e impossibili da ricreare una volta distrutti.

Un grido d’allarme per il pianeta

L’estrazione mineraria nei fondali potrebbe sembrare una soluzione comoda per ottenere risorse, ma il costo ambientale è altissimo. Mari e oceani non sono proprietà di nessuno: sono un patrimonio comune da proteggere. Per questo motivo, molte associazioni ambientaliste stanno chiedendo una moratoria, ovvero una sospensione di queste attività, prima che abbiano inizio.

E la politica?

Secondo chi lancia l’allarme, Donald Trump ha già dimostrato di non avere a cuore le tematiche ambientali. Dalla cancellazione delle norme sulle emissioni al sostegno delle multinazionali del fossile, la sua politica è stata più volte a favore delle aziende e contro gli interessi del pianeta.

Petizione. Cosa possiamo fare noi?

Anche una semplice firma può fare la differenza. Partecipare a una petizione, informarsi, diffondere consapevolezza: piccoli gesti che, messi insieme, possono fermare un’enorme minaccia.

Noi soci di fondalicampania lo stiamo già facendo, se vuoi aderire all’iniziativa di Greenpeace firma qui

Leggi anche

Lascia un Commento

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza. Continuando la navigazione intenderemo che tu sia d'accordo, ma puoi annullare l'iscrizione se lo desideri. Accetta