Chi lo avrebbe mai detto!!!
Secondo uno studio durato sei mesi presso l’universita’ di Playmounth, guidato dal ricercatore Mark Guiffa, è emerso che il Paguro ha una buona varieta’ di abitudini, e pur avendo un sistema nervoso definito primitivo, riesce a sviluppare “comportamenti personali”.
Foto di Giacomo Torre |
Sono state riscontrate differenze comportamentali tra popolazioni di Paguri appartenenti a diverse localita’, questo dimostra la capacita’ di adattare le loro abitudini , in relazione all’habitat che li circonda…
A questo punto Noi amici di “fondalicampania”, ci siamo fatti alcune domande…
“Ma i Paguri , nati e cresciuti fra i fondali della Nostra amata Campania, che abitudini hanno?”
e poi ancora
“Fanno una dieta particolare, o si nutrono come i loro cugini Paguri Australiani, Cinesi, più tosto che Nord Africani?”
Escluso (per ovvie ragioni), che abbiano anche la capacita di suonare il mandolino e la tammorra, ci immergiamo alla loro ricerca, per scoprire se il “Nostro Paguro”, abbia davvero un carattere cosi estroverso, proprio come la nostra cultura ci insegna.
Già a pochi metri di profondita’ ne incontriamo alcuni, trattasi di specie piuttosto diffusa nel mediterraneo, il famoso Paguro Bernardo.
Paguro con Attinia |
Questo simpatico animaletto, arriva a misurare fino ai 4 centimetri, presenta un corpo grasso molliccio e di colore arancione, la caratteristica che li rende speciali è quella di riparare il proprio corpo privo di difese naturali, con conchiglie vuote che trovano sul fondo del mare, appartenenti ad altri molluschi Gasteropodi. Durante la crescita, questo crostaceo, deve fare i conti sia con la muta che con la continua sostituzione della conchiglia, la quale dovra’ essere sempre piu’ grande in proporzione al corpo dell’animale.
Dall’acquario privato di Giacomo Torre |
Ci affascina l’idea di vedere questo piccolo crostaceo cambiare “casa” di tanto in tanto, ma le sorprese non finiscono qui, infatti per rendere piu’ efficace i sui meccanismi difensivi, è solito ricoprire il proprio guscio con spugne o celenterati, molto frequente è la simbiosi fra il Paguro e l’ Attinia. Le cellule urticanti dell’attinia offrono protezione all’animale da eventuali nemici, in cambio l’attinia ottiene avanzi di cibo . Quando un paguro cambia “casa” vi trasferisce con dedizione e cura anche le sue attinie, è un lavoraccio ma ne vale la pena!
Come fiori decorativi, le attinie ricoprono lo spazio disponibile sulla conchiglia, regalando a noi “esploratori del mare” un bellissima visione d’insieme.
Esistono due famiglie di Paguri: i Diogenidi, con chele uguali, e i Paguridi con cheala di destra piu’ sviluppata, queste oltre ad essere efficaci strumenti di difesa servono a chiudere quasi ermeticamente il guscio.
Il Paguro Bernardo è carnivoro, esso si nutre di scarti di pesce,piccoli molluschi,gamberi e altro.
La vita media di questo “piccolo amico” varia a seconda della specie che va dagli 1 ai 3 anni circa.
Esso ha un carattere iperattivo, divide la sua giornata tra caccia e difesa del territorio, in simbiosi con la sua “fedele amica attinia”, è spesso alle prese con continui lavori di “ristrutturazione domestica”.
In definitiva potremmo trascorrere ore ad osservare le sue curiose abitudini, ma costretti a riemergere in superfice, non ci resta che raccontare di aver conosciuto una delle specie più affascinanti del mondo sommerso, con la certezza che il mare è sempre pronto a regalare nuove emozioni.
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