Area Marina Protetta di Punta Campanella comunica:
Indice articolo
Centinaia di avvistamenti tra Lazio e Campania. Potrebbero essere oggetti impiegati nel trattamento biologico delle acque. Il Parco Marino : “Importante che tutti segnalino la loro presenza”.
Centinaia di avvistamenti nel tirreno centrale, tra Lazio e Campania. Migliaia di dischetti di plastica sono comparsi nei giorni scorsi lungo i litorali del centrosud.
Un fenomeno misterioso che ha in parte allarmato ambientalisti ed esperti. Pochi gli avvistamenti in costiera, per ora.
Tale fenomeno è stato messo in evidenza anche dal comitato storico 2003 durante l’ultima pulizia delle spiagge avvenuta la settimana scorsa.
L’evento pulizia delle spiagge ha coinvolto un nutrito numero di cittadini ed associazione del territorio, fra queste anche Fondalicampania che ha aderito con accorata partecipazione.
Ma intanto il Parco Marino di Punta Campanella è pronto a monitorare la situazione e invita tutti a segnalare eventuali avvistamenti attraverso il sito https://www.citizensciencepc.org/ , il sito di scienza partecipata aperto qualche mese fa dal parco di Punta Campanella per coinvolgere cittadini e utenti nella segnalazione di problematiche, emergenze ma anche specie particolari.
“E’ importante segnalare in questa fase l’ eventuale presenza di questi dischetti nel mare della costiera- dice Antonino Miccio, direttore dell’AMP Punta Campanella- In modo da studiare bene il fenomeno nel suo complesso e cercare di capirne l’origine e le cause.
Invitiamo poi i cittadini a segnalare le emergenze, le criticità ma anche le meraviglie del nostro mare, attraverso il sito di citizescience di punta campanella, uno strumento creato apposto per loro, per coinvolgerli nella cura del nostro territorio”.
Secondo l’associazione Clean Sea Life che si sta occupando del caso “dischetti”, gli oggetti potrebbero essere pezzi impiegati nei sistemi di trattamento biologico delle acque.
Si tratterebbe dei supporti dove crescono i batteri che depurano l’acqua assimilandone i nutrienti.
Ce ne sono di diverse forme e dimensioni e non è la prima volta che si riversano in mare in gran quantità, come avvenne qualche anno fa negli Stati uniti.
Ora si cercherà di capire se il problema derivi dal malfunzionamento di qualche depuratore lungo la costa tra Campania e Lazio e per questo è importante segnalare la presenza dei dischetti.