Nuove scoperte fatte dai ricercatori della Nile University de Il Cairo i quali hanno portato a termine un progetto che permette di trasformare il carapace dei gamberetti in un film di plastica biodegradabile da utilizzare in un futuro prossimo per la realizzazione di imballaggi eco-compatibili.
Il progetto durato due anni ha portato allo sviluppo di un prototipo di bioplastica sintetizzato dal chitosano (polisaccaride usato in svariati campi come la cosmesi, l’alimentazione e la medicina) prodotto dai crostacei.
Il carapace di gamberi viene dapprima lavato e trattato chimicamente per poi essere disciolto in una soluzione che ne da infine un sottile film di bioplastica.
Il carapace di gamberi viene dapprima lavato e trattato chimicamente per poi essere disciolto in una soluzione che ne da infine un sottile film di bioplastica.
Se commercializzato, questo nuovo materiale darebbe un grande contributo per diminuire i rifiuti e permettere delle esportazioni in condizioni sicuramente migliori rispetto alla plastica.