Avevo 15 anni e i miei parenti mi portavano tutti i giorni a fare il bagno alla Baia degli Infreschi
Baia degli Infreschi |
a Marina di Camerota, luogo incantato raggiungibile solo da mare. Per riconoscerla bastava scorgere da lontano la storica imbarcazione del “pirata” posta al centro dell’insenatura.
Da quel giorno il mio rapporto con il mare è cambiato e ho sempre pensato che in un certo modo io gli appartengo.
“Sono passati oramai molti anni e oggi ho finalmente scoperto cosa mi fosse accaduto.”
La paura dell’ignoto è sicuramente l’elemento negativo che ostacola una piacevole passeggiata marina. In genere si manifesta con l’ansia di trattenere il respiro, la paura di ciò che ci circonda, il fastidio di non appoggiare i piedi a terra.
Di fondo (e a fondo) noi esseri umani abbiamo tutte le carte in regola per stare bene nell’elemento liquido, ma se prende il sopravvento l’ansia, la nostra permanenza nel mondo marino ad ogni trattenuta di respiro sarà breve e faticosa.
Al contrario, se ritroviamo in acqua le sensazioni positive, sarà tutto più facile e bello.
…Quindi, dipende tutto e solo da noi e dalla nostra testa, prima che dal nostro corpo…
In gioco non c’è solo la capacità di trattenere meglio il fiato sott’acqua , qui c’è in gioco la possibilità di provare sulla propria pelle cosa vuol dire amare davvero il mare e farne parte.
to be continue…
Di Giovanni Paolo Iacomino