Eccoci, estate 2015.. Ci siamo. In arrivo il primo vero caldo e le tanto attese giornate al mare per la nostra campania.
Una piacevole sorpresa arriva dai dati elaborati dall’assessorato della regione campania, d’ intesa con ARPAC – unità operativa mare.Ebbene si, rispetto alla stagione balneare 2014, l’ 81% dei 429 Km di costa regionale adibita ad uso balneare, risulta di qualità “eccellente”.
Un sorprendente e piacevolissimo miglioramento, se si pensa che l’ anno trascorso, il dato era fissato al 76%. Sono escluse da tale controllo e monitoraggio, circa 59 km comprendenti aree portuali, servitù militari, aree e parchi marini di specifica tutela e foci di fiumi o canali identificati come non risanabili.
Secondo la nuova normativa, e i relativi parametri di esame, la qualità delle acque viene classificata come;
( scorsa,sufficiente,buona,eccellente ).
Possiamo quindi serenamente affermare che in generale, la qualità del nostro mare sembrerebbe alquanto buona. Tratti di costa confermati rispetto alle passate stagioni, specie nel salernitano e nei pressi delle isole dove le acque sono classificate come eccellenti. Mare eccellente anche sul lungomare di Napoli e Posillipo. Buona situazione sul litorale Domizio ed acque “sufficienti” anche a Torre del Greco. Le belle gioie però, per quanto giustificate e intrise di speranza, si interrompono bruscamente nel momento in cui si focalizza l’ attenzione lì dove l’ acqua è “scarsa”.
Sono 15 i km di costa rientranti nella categoria “scarsa”, acque che potrebbero essere riammesse ai controlli e magari recuperate alla balneazione in presenza di progetto adeguato al risanamento e all’ eliminazione delle cause di inquinamento.
Appena dopo il tratto Torrese, a ridosso di Ercolano, la situazione è frustrante. Lontana anni luce dai canoni di idoneità alla balneazione risultano Ercolano e San Giovanni a Teduccio.
Una vera e propria “zona rossa” se si considera lo scellerato menefreghismo delle istituzioni e la leggerezza con la quale, cittadinanza e abusivismo, fanno di questo tratto così pieno di storia e tesori, una pattumiera stracolma di vergogne.
Situazione delicatissima per Portici. Nel mare del rinomato Granatello, il batterio Escherichia Coli, regna incontrastato superando il valore limite prestabilito di 500, risultando aumentato rispetto all’ anno precedente.
I dati comprendono le zone di spiaggia libera “Mortelle”, ex bagno Rex, ( Bagno AURORA ), la spiaggia confinante villa del Boeuf e zona Pietrarsa.
Recente è la scoperta di oltre 20 scarichi abusivi e vere e proprie vasche di contenimento, realizzate senza alcuna autorizzazione, di reflui e rifiuti liquidi. Questi ultimi, confluivano serenamente nei pressi del Granatello contribuendo a rendere ancora più arduo e impegnativo, il percorso di recupero tanto desiderato da chi sul territorio si mobilita e che riconsegnerebbe alla città di Portici e dei paesi limitrofi, un mare degno di nota.
Ricordiamo che proprio a Portici, oltre la questione balneazione, si vivono difficili momenti anche a causa del progetto di riqualificazione del waterfront. Tale progetto, costato quasi 10 milioni di Euro e finanziato grazie al programma “piu’europa”, potrebbe richiedere ai cittadini ancor più sacrifici oltre quelli già fatti finora, se i lavori dovessero interrompersi con l’ arrivo del caldo.
L’ accesso a queste aree, è stato inibito ai cittadini, causando non pochi disagi e dissapori con la gestione amministrativa locale. Non essendoci un libero accesso alle consuete aree di spiaggia, l’ angolo “Mortelle”, subisce negli ultimi giorni, un ingestibile assalto, portando al collasso capienza e vivibilità.
Ma la spiaggia libera Mortelle, non è un’ oasi di salvezza..anzi. Proprio per le questioni di cui sopra, se negli ultimi anni si era decantata un’ apparente buona balneabilità, quest’ anno il pericolo è vivo e dato in pasto ai numerosi bagnanti. Come detto in precedenza infatti, il valore del batterio intestinale “Escherichia Coli”, presente nella spiaggia libera delle Mortelle, raggiunge un valore pari a 1091, contro il limite prestabilito di 500.
Le amministrazioni si erano tanto vantate delle “Mortelle”, e della balneabilità come frutto di grande lavoro, ma questo miracolo delle acque è già finito.. anzi, forse non è mai esistito visto che la definizione di acque balneabili a Portici, non è risultato essere altro che la conseguenza di una semplificazione della norma di controllo voluta dalla comunità Europea.
Nulla è stato fatto nel concreto. Nulla è stato fatto per prevenire i pericoli e per garantire un mare senza rischi soprattutto per i bambini.
Portici rimane ancora vittima dei continui scarichi incontrollati di Ercolano e i riversamenti in mare di liquami e fogne, a causa dei risaputi problemi all’ impianto di sollevamento di San Giovanni a Teduccio, e dell‘ inciviltà di chi non le risparmia nemmeno intere sacche di rifiuti abbandonate fra gli scogli.. Portici, le vicine Ercolano e San Giovanni, Torre del Greco e tutti gli altri tratti di costa abbandonati al degrado e alla bassa cultura, rimangono ancora Tesori sprecati per le attività che dal mare non traggono benefici da anni e soprattutto per il turismo che ormai predilige giustamente altre mete. Si, tesori che se anche costantemente maltrattati, conservano indelebile la storia famosa nel mondo con la loro speranza di tornare a fiorire un giorno..Chissà.
a cura di Luca Chiaravalle
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