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Il nascente Coordinamento Nazionale Mare Libero ha inviato le prime notifiche a comuni costieri diffidandoli.
Su diversi punti batte la diffida del coordinamento Nazionale Mare libero, che appena un mese fa battezzava la sua nascita.(Guarda Video).
Le diffide comprendono vari punti:
- All’aplicazione delle norme in contrasto con i principi del T.F.U.E. e con la direttiva 2006/123/ce in materia di concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo.
- all’attivazione del procedimento amministrativo di pubblica evidenza per l’assegnazione di tutte le Concessioni Demaniali Marittime,
- All’applicazione dell’art. 49 codice di navigazione, “devoluzione opere non amovibili” al fine di procedere agli incartamenti dei beni mobili a favore dello stato.
- Alla non opposizione dei timbri ricognitori dell’estensione di 15 anni della durata delle concessioni.
Si rende noto che il coordinamento Mare Libero ha scelto di partire con le diffide, per gli stabilimenti balneari in provincia di Rimini; “in quanto il clima di campagna elettorale, induce la politica ad illudere i concessionari , di poter ottenere immaginarie proroghe contrarie all’ordinamento costituzionale ed euro-unitario”.
Secondo altre fonti, le diffide proseguiranno anche lungo le altre regioni dItalia, quali Lazio, Campania, Puglia e Calabria.
Si preannuncia un estate “calda”, per gli stabilimenti balneari che da anni godono di proroghe infinite.
Intanto il Sib (sindacato italiano balneari) , annuncia dure battaglie a difesa dei loro diritti.
Nell’attesa di concreti e definitivo risvolti, i cittadini aspettano di poter godere liberamente degli spazi demaniali, al netto di barriere e vincoli, che negli ultimi anni stanno limitando, e non poco, il diritto alla salute.
Cogliamo l’occasione per ribadire che “Demanio Pubblico” significa Bene Comune, la gestione di questa delicata lingua di terra, che divide il mare dalla terra ferma, è estremamente delicato, per cui merita particolare attenzione da parte di tutti.
Speriamo che si raggiunga al più presto il giusto equilibrio fra valorizzazione degli spazi pubblici, tutela ambientale e diritto alla salute.