I Consiglio dei Ministri ha dato il via libera all’unanimità agli emendamenti al ddl concorrenza che introducono la riforma delle concessioni balneari. Forte spinta agli investimenti futuri e un freno al “Caro-Ombrellone”.
In oltre emerge che , nei bandi di gara per le nuove concessioni balneari, uno dei requisiti sarà quello di garantire l’accesso al mare. Tra le regole è quindi prevista “la costante presenza di varchi per il libero e gratuito adesso e transito”.
Le gare per le concessioni dovranno rispettare i principi di imparzialità. In oltre sarà garantito un numero massimo di concessioni disponibili, per garantire anche alle piccole imprese.
Gli investimenti dovranno essere programmati e dichiarati. Andra’ quindi indicato come sarà fruito il servizio ma anche in che modo si intende remunerare, cioè quali saranno le tariffe di ciascuna offerta.
In oltre il Governo si impegna a stabilire criteri omogenei per l’individuazione delle aree suscettibili di affidamento in concessione, assicurando l’adeguato equilibrio tra aree demaniali in concessione e le aree libere o libere attrezzature.
La durata delle concessioni balneari, una volta messe a gara, “dovrà coprire un periodo non superiore a quanto necessario, per garantire al concessionario l’ammortamento e l’equa remunerazione degli investimenti autorizzati dall’ente concedente in sede di assegnazione della concessione, e comunque da determinarsi in ragione dell’entità e della rilevanza economica delle opere da realizzare con divieto espresso di proroghe e rinnovi anche automatici”.
Una quota della concessione destinata all’Ente concedente sarà’ investita a difesa delle coste e per il miglioramento della fruibilità delle aree demaniali libere.
Entro 6 mesi i decreti legislativi
Il Governo una volta approvate le norme all’interno del ddl sulla concorrenza, avrà’ 6 mesi er adottare i decreti con le nuove regole per le gare. Decreti che renderanno effettive l’applicazione della nuova normativa.
Il parere dei Balneari
Il presidente dell’Assobalneari Fabrizio Licordari ha dichiarato: “In questo modo il governo Italiano ci sta mandando in pasto all’Europa e sta aprendo le porte agli investitori stranieri.”
Il parere politico
Al Parlamento il fronte di destra esprime dissenso, Salvini ha manifestato l’intenzione d’incontrare i balneari per migliorare il testo nei prossimi mesi, Meloni ha dichiarato : “Oggi in Cdm si è consumato un atto di esproprio ai danni di 30mila balneari, che avrà durissime conseguenze economiche e sociali”.
Piero De Luca, vice-capogruppo del PD alla Camera afferma quanto segue:
“Positivo l’equilibrio individuato dal governo sulle concessioni balneari, che sarà oggetto di valutazione da parte del Parlamento. L’accordo raggiunto dal governo realizza dunque, a nostro avviso, una sintesi ragionevole tra i differenti, legittimi, interessi in campo. Adesso spetta al Parlamento dare il proprio contributo con serietà e senso di responsabilità, senza più bandierine ideologiche, per dare certezza ad un comparto così importante per il Paese”.
Gli umori delle Associazioni Ambientaliste
Al momento le associazioni ambientaliste osservano con moderato ottimismo l’evolversi della questione e ad oggi non sono ancora emerse dichiarazioni ufficiali di particolare rilevanza.
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Foto anteprima da: Il Fatto Quotidiano