A seguito del nostro articolo di ieri dove evidenziavamo perplessità in merito all’efficacia del progetto Life Delfi , che prevede l’istallazione di dissuasori acustici per allontanare i delfini, l’amp di Punta Campanella risponde quanto segue:
“Crediamo che Fondali Campania non abbia compreso e abbia anzi addirittura stravolto il senso e gli obiettivi del progetto Life Delfi. Con un titolo che travisa del tutto la realtà e considerazioni finali ai limiti della diffamazione.
Andiamo in ordine.:
Il progetto Delfi è un Life, un progetto che rientra nelle attività finanziate dall’Unione Europea nell’ambito della tutela ambientale e della biodiversità.
L’ Amp Punta Campanella è uno dei partner e il progetto, coordinato e realizzato dal CNR ( Consiglio Nazionale Ricerche) coinvolge altre 3 importanti aree marine protette italiane ( Egadi, Tavolara Punta Coda Cavallo, Torre del Cerrano), associazioni ambientaliste di rilievo internazionale e nazionale quali il Blue World Institute of Marine Research and Conservation, Legambiente Onlus e Filicudi WildLife Conservation, oltre alle Università degli di Studi di Padova e Siena.
Nessuno, come erroneamente riportato nel titolo del vostro articolo, vuole allontanare i delfini dalle aree protette e ci mancherebbe. Gli avvistamenti di delfini sono uno spettacolo meraviglioso che in questi anni abbiamo avuto la fortuna di vedere nelle nostre acque numerose volte, divulgando e diffondendo video e foto che hanno fatto il giro del web e sono stati pubblicati dai più importanti giornali nazionali e anche dalla Rai.
I dissuasori sonori, del tutto innocui per i delfini, saranno sperimentati, innanzitutto, proprio per proteggere i delfini dai pericoli in cui possono incorrere, avvicinandosi troppo alle reti e agli attrezzi da pesca. E dal pericolo, che forse Fondali Campania ignora, di uno scontro sempre più duro che, se non arginato, rischia di degenerare, tra i pescatori e questi meravigliosi abitanti dei mari con conseguenze che è facile prevedere. I dissuasori sono già stati sperimentati alle Isole Eolie, dove i pescatori sono sul piede di guerra da qualche anno e si è venuta a creare una situazione difficile, innanzitutto per i delfini stessi.
I dissuasori sono, tra l’altro, soltanto una parte delle azioni che verranno messe in campo nell’ambito del progetto Life e che prevedono squadre di soccorso per delfini e punti informativi e di sensibilizzazione per i pescatori e per i cittadini.
Il paragone tra bracconieri nelle riserve africane e pescatori che operano nelle aree marine protette è del tutto fuori luogo, almeno fino a quando la legge prevederà che la pesca sia consentita. Sul resto, meglio sorvolare. Ci auguriamo soltanto che una sorta di populismo che distorce la realtà e crea fake news non colpisca anche il mondo ambientalista o presunto tale.Buon lavoro
Amp Punta Campanella
Questo è quanto l’amp di Punta Campanella ha ritenuto opportuno puntualizzare, ci sembra pertanto doveroso rendere noto ai nostri lettori.
Sempre per chiarezza d’informazione lo scopo di Fondalicampania è la tutela del mare , pertanto non ci interessa fare leva su pulsioni di carattere populista, non abbiamo bisogno di consensi ne di “medaglie al valore” , queste sono faccende che interessano ad altri.
Cio’ detto, riteniamo opportuno che si chiarisca bene la posizione dell’Amp Punta Campanella in merito al progetto Life Delfi, in quanto non siamo stati gli unici ad interpretare male (a vostro dire), il comunicato da voi inviato.
Solo gli stupidi non hanno mai dubbi e leggendo la vostra comunicazione (fedelmente riproposta dell’articolo precedente), le perplessità sorgono spontanee.
Resta inteso che il rispetto nei confronti delle forze del territorio, che si adoperano volontarisiticamente e senza scopo di lucro per la tutela del mare, inizia con l’interpretare correttamente non solo le giuste denominazioni sociali, ( ad esempio Fondalicampania si scrive tutto attaccato, è bene che ne prendiate atto una volta per tutte;)), ma anche con la giusta lettura degli scopi sociali, i quali nella Vs nota, sono stati palesemente travisati in più punti.
Prendiamo altresì atto che in merito ai quesiti esposti nell’articolo voi definito “fake News”, si sceglie deliberatamente ancora una volta di non rispondere a quelli che ci sembrano interrogativi leciti : Cosa non ha funzionato nel sistema di monitoraggio dei fondali? Come è possibile che siano stati trafugati 400 kg di corallo senza che nessuno se ne sia accorto? Cosa avete pensato di fare per evitare che questa sciagura accada di nuovo?
Sarebbe una dimostrazione di apertura da parte dell’AMP Punta Campanella fare chiarezza in merito ad una faccenda che ancora fa molto male.
Rimaniamo a Vs disposizione per chiarimenti ed eventuali risposte