Nei giorni scorsi il Ministro dell’ambiente Sergio Costa ha finalmente cominciato l’iter burocratico per l’assegnazione dell’area Marina Protetta dell’Isola di Capri.Gia ascoltati i sindaci di Capri ed Anacapri ora si auspica un tavolo con le associazioni dell’isola.
Massimo Valente cittadino di Anacapri e presidente dell’associazione L’amo di capri, impegnato da diversi anni per la lotta contro la pesca aggressiva e a favore di una migliore gestione del flusso turistico, si è fatto portavoce del “Tavolo del mare”, un gruppo che comprende 10 associazioni dell’isola di Capri, pronte a sostenere l’AMP Capri.
Si sta cercando di battagliare per la tutela la massima espressione è quella dell’area marina protetta
Per noi è un’ esigenza vera fondamentale, i salvaguardare il nostro patrimonio. Speriamo che presto si riesca, che le amministrazioni Capri e Anacapri
Riescano a trovare un accordo, una strada comune col ministro, per poi concretizzare, nella realizzazione dell’ambito marino protetto. Speriamo anche che ci sia molto ascolto alle associazioni locali che poi sono loro che poi portano i reali problemi, che sono loro che dovranno poi vivere il decreto del ministero.
Purtroppo l’ambiente marino di Capri è sovra sfruttato. come molti studiosi dicono: “Quando l’antropizzazione inizia ad essere eccessiva, inizia ad essere eccessivo anche l’inquinamento che si produce.”
Questo non mino soltanto l’ambiente ma anche l’economia dell’isola. La risorsa mare per Capri è inscindibile dal suo modo di essere .
Quindi andando a tutelare non è soltanto un obiettivo primario, ma è u esigenza che l’isola deve avere.
Per quanto riguarda l’aspetto culturale, Capri per 2/300 anni è stata sempre legata alla pesca. Per questo siamo un’associazione che pratica appunto la pesca. Cerca di educare alla corretta pesca quella dei valori ambientali. Cercando di rispettare il ciclo riproduttivo della fauna ittica, quindi preleviamo specie che abbiano fatto almeno un ciclo di riproduzione.
L’associazione s’impegna molto con i giovani, cercando di legare la cultura isolana con i tempi moderni. Siamo riusciti a far parte del tavolo del mare, un tavolo di lavoro vero e proprio, si riesce a stare di comune accordo e a dare delle soluzioni , alle tante problematiche che l’ambiente marino vive a Capri.
Tutto ciò che si può fare per salvaguardare il mare, con la speranza che presto si riesca ad avere una ambito marino protetto, e quindi avere degli strumenti normativi su misura, adatte a tutte le peculiarità dell’isola.
Basta pensare che soltanto i faraglioni, he sono l’emblema mondiale di Capri, al suo interno ha la lucertola azzurra, una specie molto rara ed in via d’estinzione, ci sono pochissimi esemplari.
Immaginate soltanto la pressione turistica, che si ha con tutti i veicoli a transitare sotto ai faraglioni , il danno che si reca ad una specie che conta pochi esemplari. Questa è soltanto una delle macro peculiarità che ha l’isola.
Ogni grotta inizia a cambiare l’aspetto, in estate se si fa caso, quando si passo vicino all’isola, si vede una fascia di almeno 3/4 metri di bianco, perché c’è un ossigenazione eccessiva dovuta ai moti onduosi, che la vegetazione non ha più il suo habitat naturale, quindi se ne scende più sul fondo, tutte queste piccolezze fanno si che l’ambiente marino inizia a modificarsi. S’innesca un processo deleterio per la risorsa mare.
Si spera che le associazioni ambientali. culturali, le associazioni di pesca siano ascoltate, per cercare di creare una vero e proprio “vestito su misura” per l’isola di Capri.
I Capresi attendono da anni un definitivo punto di svolta, tutti si augurano che l’area marina protetta di Capri venga istituita al più presto, soltanto in questo modo potremmo essere sicuri che l’isola non resti più vittima dell’antropizzazione e dell’inquinamento.
Attendiamo sviluppi, vi terremo aggiornati