Quella che potrebbe essere una provocazione, il titolo, è anche una realtà possibile, se pensiamo per qualche istante a tutta la vasta portata e importanza del mare sulla Terra e quindi alle sue innumerevoli occasioni lavorative. Anche se bisogna subito fare distinzione fra lavoro strettamente di mare e lavoro, sempre in relazione al mare, ma di terra. Tutto l’indotto, ad esempio, rappresentato dal negoziante che vende souvenir, dal supermercato con lo stand di prodotti ittici, dal singolo proprietario di peschereccio, eccetera eccetera. Ci soffermeremo cioè sul lavoro del mare regolamentato per legge e per decreti applicativi, quindi sulle occasioni di lavoro, per così dire, garantiti dalla frequentazione di un Istituto Nautico, perché è impensabile per chi voglia dedicare professionalmente al mare, non avere una preparazione di base adeguata.
Le tipologie di lavoro sono previste ai sensi dell’art. 114 del Codice della Navigazione. Il personale marittimo comprende:
- “gente di mare” (chi desidera lavorare su una nave deve rivolgersi agli uffici di collocamento che si trovano presso le Capitanerie di porto);
- “personale addetto al servizio dei porti” (piloti, lavoratori portuali, palombari in servizio locale, ormeggiatori, barcaioli);
- “personale tecnico delle costruzioni navali” (ingegneri navali, costruttori navali, maestri d’ascia, calafati).
Ciò a fronte di alcuni studi di settore che indicano quello marino come uno dei pochi che presenti sbocchi lavorativi in progresso, in tutti i suoi aspetti (navi da carico, navi passeggeri, cantieristica, servizi portuali, diporto, ecc.) e che quindi rappresenti una opportunità economica da prendere in grande considerazione.
L’interessato che intende lavorare sul mare, per prima cosa deve recarsi in Capitaneria di porto e
Richiedere il rilascio del Libretto di Navigazione, un documento molto importante, sul quale vengono registrati, tutti gli imbarchi, le certificazioni, eccetera. Esso svolge anche la funzione di passaporto nei casi in cui il marittimo, per motivi di lavoro, si rechi all’estero. Il rilascio del Libretto di Navigazione comporta l’iscrizione al livello professionale più basso, quello di mozzo, ma è solo un atto formale, tale da non incidere minimamente nello sviluppo della carriera futura. Comunque, il rilascio del Libretto di Navigazione è subordinato all’iscrizione nelle “matricole”, presso l’ufficio Gente di Mare, previo superamento di una serie di accertamenti sanitari previsti per legge.
La conduzione nautica, tecnica, amministrativa e commerciale di una nave è affidata a un gruppo di persone che si trovano ai vertici dell’equipaggio: “Ufficiali di Coperta” e “Ufficiali di Macchina”.
I primi sono quelli deputati alla conduzione vera e propria (navigazione, sicurezza, ecc.); i secondi sono invece quelli che si occupano della conduzione e della manutenzione delle apparecchiature meccaniche ed elettriche di bordo. Gli Ufficiali di Coperta sono tre e sono subordinati al Comandante della nave, che ha la responsabilità maggiore nella conduzione della nave. Gli Ufficiali di Macchina sono sempre tre, ma rispondono al Direttore di Macchina che comunque deve fare sempre riferimento al Comandante.
Per lavoro su navi mercantili, s’intende ovviamente quell’attività svolta su navi che non siano militari. Eccone uno specchietto riepilogativo:
- navi passeggeri e da crociera;
- traghetti;
- navi da carico (petroliere, portacontainers, ecc.);
- navi e imbarcazioni da diporto (yacht, barche a vela, ecc.);
- navi e barche da pesca (pescherecci o altro);
- navi speciali (rimorchiatori, piattaforme, ecc.).
Nella categoria particolare di lavoratori del mare che lavorano però a terra ci sono i Costruttori Navali. Essi operano nei cantieri navali o negli studi di design e progettazione, sia in qualità di dipendenti, sia in quella di liberi professionisti. Il loro compito specifico è quello di progettare, disegnare e realizzare costruzioni di navi.
Infine, siamo in grado di fornire una “attendibilissima ipotesi retributiva”, per coloro i quali volessero intraprendere la carriera di Ufficiale. Naturalmente, si deve considerare che qualsiasi livello retributivo è commisurato all’anzianità di servizio e ad eventuali altre variabili del tutto soggettive, che posso concorrere a formare, sia pure in rialzo, lo stipendio spettante, che comunque si cita come retribuzione netta mensile:
- Terzo Ufficiale, circa 2.500 euro mensili;
- Secondo Ufficiale, 2.800-3.000 euro mensili;
- Primo Ufficiale, 3.500-4.000 euro mensili;
- Comandante o Direttore di Macchina, 5.000-5.500 euro mensili.
Ci sembra una cosa normale e doverosa: prepararsi bene, studiare, per poi ambire a lavorare, mettendo in conto anche un iniziale periodo di tirocinio e di apprendistato. Anzi, noi riteniamo che coloro che amano in modo viscerale il mare, dovrebbero lavorare sul mare e per il mare; così facendo, unirebbero “l’utile al dilettevole”, che è la sintesi perfetta del vivere bene.