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Con l’avanzare del riscaldamento globale, ci stiamo abituando all’aumento degli eventi estremi.Gli scenari climatici futuri vedono l’aumento dell’intensità, e spesso della frequenza, di questi fenomeni per i prossimi decenni.
Anche i mari si sono scaldati. E anche qui vi sono ovviamente fenomeni analoghi alle ondate di calore atmosferiche, che interessano questa volta le temperature superficiali del mare.
Nella figura qui al lato, si vede un fenomeno recente e particolarmente duraturo, in cui la temperatura media annuale superficiale dell’Oceano Pacifico nord-orientale lungo le coste del continente nord-americano ha raggiunto (a cavallo tra il 2014 e il 2015) valori molto più alti della media climatologica del trentennio 1981-2010.
Come si evolverà il fenomeno in futuro?
Innanzi tutto, un mare più caldo significa maggiore evaporazione e maggiore energia fornita ai sistemi atmosferici, dunque incremento della intensità dei fenomeni di precipitazione violenta. Inoltre, eventi di riscaldamento estremo delle temperature del mare cambiano radicalmente le condizioni per le specie viventi nel settore di mare interessato, sia per quelle “libere” che per gli allevamenti: durante l’ondata di calore del 2003 nel Mediterraneo, ad esempio, si è misurata una loro maggiore mortalità.
L’aumento di eventi estremi di temperatura superficiale del mare, dunque, è un fenomeno da inserire a tutti gli effetti nei fattori di rischio per la nostra società.