Oggi, 11 aprile si celebra la giornata Nazionale del mare. Un occasione per celebrare la risorsa mare istituita dal DL 3 novembre 2017, . 229 art. 52.
“La giornata nazionale del mare è un’occasione importante per sensibilizzare sopratutto i più giovani sull’importanza del rispetto e della conoscenza del mare, risorsa di grande valore per il mondo e per l’Italia in particolare” spiega Francesca Santoro , della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco.
In Itala ci sono 2 aree marine protette, a tutela di 228000 ettari di mare e 700000 km di costa.
In queste aree la pesca e il turismo dovrebbero essere totalmente o parzialmente limitati.
L’ecosistema marino è costantemente stressato da attività antropiche, fra le minacce piu’ importanti figura sicuramente la plastica. “Nel mar Mediterraneo oltre 1,17 milioni di tonnellate di plastica. L’Italia è il secondo Paese che inquina di più ogni anno”.
L’Italia essendo una penisola, è circondata per il 70% della sua superficie dal mare. Siamo quindi il paese del Mediterraneo maggiormente esposto alle problematiche di inquinamento ambientale marino.
La lotta contro le Microplastiche rappresenta una delle sfide piu’ importanti del nostro secolo, queste infatti considerando le loro ridotte dimensioni (inferiori ai 5 mm), sono difficili da recuperare e una volta raggiunto il mare vengono spesso ingeriti dagli animali marini perché si confondono con le prede.
Ma la plastica non è l’unico fenomeno negativo, vanno considerati anche i cambiamenti climatici, che alterano gli ecosistemi marini, gli scarichi costieri, l’eutrofizzazione, provacata dal rilascio in acqua di nutrienti che provengono dai fertilizzati usati in agricoltura, poi ci sono le specie invasive, che trovandosi in un habitat dove non hanno predatori naturali procurano squilibri alla biodiversità.
In fine c’e’ la pesca che in alcuni casi stressa gli ecosistemi, soprattutto quella illegale , oltre al fenomeno delle reti fantasma che è strettamente collegato a queste attività .
Molte di questi problemi provocano danni irreparabili portando ingenti perdite di biodiversità.
Si ritiene pertanto opportuno dedicare maggiore attenzione alla tutela del mare e i giovani dovranno svolgere un ruolo fondamentale per la tutela del mare, soprattutto negli anni avvenire.